l’inziativa

Al pronto soccorso di Bolzano arrivano i “mediatori” fra medici e pazienti

L’azienda sanitaria lancia un progetto pilota: attraverso la Croce Rossa, un gruppo di volontari addestrati sarà stabilito come anello di congiunzione tra i pazienti/parenti e il personale



BOLZANO. L’azienda sanitaria dell'Alto Adige lancia un progetto pilota volto a garantire un clima migliore per le persone in attesa al Pronto soccorso: attraverso la Croce Rossa, un gruppo di volontari addestrati sarà stabilito come anello di congiunzione tra i pazienti/parenti e il personale.

Il progetto viene lanciato all'Ospedale di Bolzano. La ragione dietro a questa decisione è l'alto numero di pazienti che si reca ogni giorno al Pronto soccorso più grande dell'Alto Adige: vengono assistite circa 230 persone al giorno. I collaboratori e le collaboratrici del servizio fanno del loro meglio per essere disponibili con consigli e assistenza alle persone in attesa, ma non sempre riescono a farlo a causa del poco tempo.

«Per noi quindi era importante fornire loro qualcuno che potesse, per esempio, calmare le persone, ottenere informazioni per loro, dare loro una guida o anche solo portargli un caffè o dell'acqua su richiesta - queste sono piccole cose che contribuiscono molto alla de-escalation e a una atmosfera migliore, soprattutto nelle ore di punta», dice il Direttore generale Florian Zerzer, che desidera ringraziare in particolare la Direttrice tecnico-assistenziale Marianne Siller, che ha avuto un ruolo importante nella creazione del servizio.

Anche l'Assessore Thomas Widmann accoglie con favore l'iniziativa: «Spesso nascono insicurezze o paure, ma anche comportamenti aggressivi proprio perché nessuno ha il tempo di rispondere a chi sta aspettando - vogliamo creare un servizio di volontariato che sia di beneficio al personale, ai pazienti e ai parenti».













Altre notizie

Attualità