Alla Lub la battaglia per il software libero 

Il «Linux Day 2017» all’università. Già dieci negozi di pc si sono impegnati a «informare i clienti»


di Inrica Tudor


BOLZANO. All'università di Bolzano si è tenuto il "Linux Day 2017", iniziativa presente in oltre 60 città sul territorio nazionale per conoscere ed approfondire Linux e il software libero. Il vicepresidente di "Lugbz", Christian A. Mair, il coordinatore del progetto FUSS dell'intendenza scolastica italiana Paolo Dongilli, Walter Andreaus e Francesco Imbesi del Centro Tutela Consumatori Utenti hanno presentato la campagna "hardware trasparente". "L'obiettivo è fare maggiore trasparenza nel momento in cui gli esercizi vendono gli hardware: di solito non si ha molta scelta sul sistema operativo», spiega Paolo Dongilli. Per questo motivo è stata avviata la campagna "hardware trasparente": hardware e software sono due prodotti differenti e vanno trattati in quanto tali. Dal mese di maggio 2017, Linux User Group e il Centro Tutela Consumatori Utenti hanno mandato una lettera a 50 esercizi della provincia di Bolzano con la proposta di adesione. Ad oggi, non hanno aderito le catene ma dieci esercizi di medie e piccole dimensioni: DADE PC, IT System, QBUS, Studio Creating, Tirolversand GmbH, Tecno Target, Microstore, G-Store, Bürotechnik e Intervaria. Questi si sono impegnati a dare piena trasparenza al cliente nel dichiarare, separandoli, i costi di "macchina nuda" e sistema operativo preinstallato che andranno ad acquistare. Alcuni si sono anche attrezzati per fornire il servizio di installazione di una distribuzione GNU/Linux. «Siamo di fronte ad una situazione di malfunzionamento del mercato - dice Walter Andreaus, direttore CTCU - ricordo la sentenza della Corte Europea, uscita l'anno scorso, che prevede che si possa vendere un software preinstallato a condizione che ci sia trasparenza. Noi ci battiamo perché ci sia la possibilità di scegliere sul mercato in libertà. Questa iniziativa porta il consumatore a rivolgersi al mercato in maniera più critica e consapevole, per questo motivo i piccoli esercenti aderenti sono da premiare. Linux User Group e il Centro Tutela Consumatori si sono uniti per cambiare qualcosa nel mercato. E ci sono riusciti». Durante la giornata si sono susseguiti vari interventi, tra cui quello di Paolo Dongilli sul progetto FUSS che, dal 2005, è un esempio di migrazione verso il software libero nelle scuole. Ad oggi, in Alto Adige, 83 scuole utilizzano un software libero.













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