Allevatori, anche in Provincia attenzione alla peste suina africana
Arriva dalla Provincia un opuscolo informativo sulla malattia contagiosa e fatale per gli animali. Luis Walcher, assessore all'agricoltura, afferma che "Non esistono cure, ma si può contribuire a fare in modo che l'Alto Adige rimanga libero da questa malattia"
BOLZANO. In Alto Adige la peste suina africana non ha trovato terreno fertile. Nessun caso registrato, ma massima attenzione anche sul territorio, grazie all'opuscolo del Servizio veterinario provinciale. Il primo caso di peste suina africana si è verificato in Italia nel 2022 mentre in Alto Adige, ad oggi, non è stata ancora rilevata alcuna malattia. La peste suina africana colpisce solo i suini, selvatici e domestici, è altamente contagiosa e di solito risulta fatale agli animali.
Il Servizio veterinario provinciale ha realizzato un opuscolo informativo, nel quale vengono illustrate le regole più importanti da adottare. “Non esiste una vaccinazione né una cura per la peste suina, ma tutti possono contribuire a far sì che l'Alto Adige rimanga libero da questa malattia”, afferma Luis Walcher, assessore provinciale all'Agricoltura.