Altoatesino vende auto inesistente
Oswald Widmann di Appiano condannato in via definitiva per truffa aggravata. Al centro del caso la fornitura di una Porsche a produzione limitata per 184 mila euro. L’uomo, che ha 72 anni, ha incassato la caparra di 20 mila euro ma non ha mai fornito la vettura
Bolzano. Un altoatesino di 72 anni è riuscito a mettere a segno una truffa (con danno rilevante per la parte lesa) spacciandosi per importatore di auto di lusso. Si tratta di Oswald Widmann, domiciliato ad Appiano.
La sentenza che lo ha condannato per truffa aggravata a 8 mesi di reclusione e al pagamento alla parte civile di una provvisionale di 30 mila euro è diventata irrevocabile il 5 luglio scorso in quanto non è stata neppure impugnata in appello.
La condanna dovrà dunque essere messa in esecuzione nelle prossime settimane. Tra il resto il tribunale aveva concesso all’imputato la sospensione condizionale della pena subordinata però al pagamento del risarcimento già provvisoriamente quantificato nella sentenza penale in questione.
In realtà la parte lesa non ha ottenuto nemmeno un centesimo. Di conseguenza l’imputato non ha diritto ad alcun beneficio e dovrà affrontare tra breve gli effetti della messa in esecuzione della condanna. Trattandosi di una pena detentiva contenuta (come detto otto mesi), Oswald Widmann avrà comunque la possibilità di chiedere l’affidamento ai servizi sociali in prova che però, proprio in considerazione della condotta processuale, potrebbe anche essere negata.
In sentenza il giudice ha riconosciuto l’aggravante dell’ingente danno. La parte lesa (uno dei soci della ditta Monteneve Auto Group srl di Roma) si era costituita parte civile con l’assistenza legale dell’avvocato Andreas Tscholl lamentando un danno complessivo di circa 70 mila euro.
Come sempre accade in casi come questi il giudice ha liquidato subito, in sede penale, una parte del richiesto risarcimento (in questo caso quasi la metà) per poi affidare eventualmente al giudice civile l’esatta quantificazione del danno. Per arrivare ad una sentenza definitiva sull’intera questione sono stati comunque necessari 5 anni. I fatti risalgono in effetti ad ottobre 2015. Al centro del caso c’è l’acquisto da parte della ditta “Monteneve Auto Group srl” di Roma (specializzata nel commercio di auto d’epoca ed auto di lusso) di una Porsche modello 911 GT3 turbo. Si tratta di una vettura molto ambita in quanto messa sul mercato in serie limitata (circa 2 mila esemplari in tutto il mondo), destinata ad un parco clienti con rilevanti disponibilità economiche. Fu proprio Oswald Widmann a proporre alla ditta romana la fornitura di un esemplare ad un prezzo conveniente cioè 184 mila euro, vantando contatti diretti in Germania. La trattativa commerciale andò avanti in quanto la “Monteneve Auto Group srl”aveva un immediato acquirente dell’auto. Oswald Widmann riuscì ad incassare subito circa 20 mila euro a titolo di caparra ma l’autovettura non venne mai consegnata. Nel corso del processo l’accusa ha sempre sostenuto che l’auto non sarebbe mai stata nella reale disponibilità dell’imputato. La vicenda finì dunque davanti al giudice ed ora la sentenza di condanna è diventata irrevocabile e definitiva. Oltre al danno dei 20 mila euro di anticipo consegnati a Oswald Widmann i responsabili della ditta raggirata furono costretti a restituire l’anticipo incassato dal potenziale acquirente rimasto a mani vuote. Nel conto complessivo del danno provocato furono poi inseriti il mancato guadagno e le spese legali sostenute per la costituzione di parte civile. MA.BE.
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