Anziani, le associazioni temono forti tagli nel 2021
Il sociale. L’assessore Deeg fa marcia indietro: «Per quest’anno i contributi sono assicurati» Ma sindacati sul piede di guerra: «In tempo di Covid non saranno i soggetti più deboli a pagare»
Bolzano. Per quest’anno il pericolo è scongiurato, ma adesso si teme, ancora più di prima. Perché il presidente Kompatscher già ha annunciato tagli al bilancio provinciale pari a mezzo miliardo. E siccome agricoltura e turismo da sempre hanno molta più voce in capitolo, ora il sociale, in particolare quello sul versante anziani, è in fortissimo allarme. «Vigileremo», chiosa il presidente Auser Elio Fonti, pronto a far valere la voce di chi con enorme impegno lavora per la terza età in tempi di Covid. Ma i segnali arrivati fino ad ora intimoriscono. Nella giornata di ieri, è vero, l’assessore provinciale al Sociale ha fatto marcia indietro rispetto a quanto comunicato nelle scorse settimane alle associazioni rispetto al 2020: siccome durante la pandemia la vostra attività è stata ridotta, i vostri contributi verranno ridimensionati. Ma le associazioni guardano al 2021. Con enorme preoccupazione.
«Svolta positiva sull'improvvido taglio dal 15 al 20% preannunciato dalla Provincia per i contributi sulla gestione ordinaria delle associazioni di volontariato che si dedicano agli anziani», hanno annunciato ieri Elio Fonti (Auser), Pino Morciano (Anteas Agas), Mauro Fratucello (Ada), Alfred Ebner (Spi Cgil), Annarita Montemaggiore (Fnp Cisl), Danilo Tomasini (Uil Pensionati) e Stephan Vieider (Asgb Rentner).
Al termine dell'incontro promosso dall’assessore provinciale alle politiche sociali Waltraud Deeg infatti – presenti i funzionari della Provincia e i presidenti delle associazioni interessate – «è stato chiarito che non verranno praticati tagli di sorta sui contributi per la gestione ordinaria pari al 40% della spesa massima che è già stata approvata dalla giunta provinciale, a patto, come è sempre avvenuto, che i soggetti interessati riescano a rendicontare completamente le spese sostenute entro i termini di legge».
Gran sospiro di sollievo insomma per le associazioni di volontariato «che già avevano inserito peraltro nei loro bilanci di previsione la voce relativa alla solita contribuzione provinciale e che si sarebbero ritrovate a fronteggiare pesanti difficoltà finanziarie che avrebbero messo anche a rischio il proseguimento del loro impegno in favore degli anziani. Proprio in una stagione nella quale sono proprio le fasce più deboli della società a pagare le conseguenze della pandemia da Covid-19».
Archiviato, come ha assicurato l'assessore Deeg, questo “scivolone” burocratico, «resta invece quanto mai aperta la partita per i fondi relativi al prossimo anno, considerato che in giunta provinciale già si stanno profilando dei drastici tagli proprio al comparto sociale destinati a mettere a serio rischio non solo il sostegno alle associazioni di volontariato, ma anche quelli per le famiglie e gli anziani in difficoltà. Per questo assieme alle organizzazioni sindacali preannunciamo fin d'ora una forte mobilitazione perché, se è giusto sostenere economia e lavoro pesantemente penalizzati dalla crisi pandemica, non si discute nemmeno che siano i soggetti fragili della nostra comunità a pagare un ulteriore quanto intollerabile prezzo».