Carovita

Aumento di gas ed elettricità: spese condominiali impazzite 

Agli inquilini stanno arrivando rate aggiuntive per la copertura dell’anno in corso: centinaia di euro in più. Marco Lombardozzi (Anaci): «I preventivi non tenevano conto dei rincari. In inverno bisognerà ridurre il riscaldamento»


Francesca Gonzato


BOLZANO. Spese condominiali fuori controllo. Sta accadendo ciò che era previsto. L’aumento dei costi di energia elettrica e gas stanno provocando una revisione dei preventivi per il 2022. E agli inquilini arrivano le lettere degli amministratori di condominio, con la richiesta di una rata aggiuntiva per arrivare alla fine del 2022. 

In alcuni casi le rate straordinarie sono state addirittura due. «E non sappiamo se saranno sufficienti», è lo scenario prospettato da Marco Lombardozzi (presidente di Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali). Le segnalazioni che arrivano in redazione parlano di rate straordinarie di 400, 500 euro, in alcuni casi mille euro. In appartamenti di medie dimensioni. 

In una delle lettere si legge che «le somme richieste in fase di preventivo sono insufficienti a concludere la gestione in corso a causa dell’aumento del costo dell’energia elettrica e del gas». 

D’altronde in un anno, rispetto allo scorso giugno, l’energia elettrica è aumentata dell’87,5%. Come riferisce Lombardozzi, «le spese condominiali per il 2022 sono state elaborate senza prevedere rincari di questa portata, di cui per di più non vediamo ancora la fine». E d’altronde, aggiunge, «gli interventi di risanamento energetico non sono stati numerosi come ci si aspettava». 

Per famiglie con stipendi «normali» e per pensionati una spesa imprevista di 1.000 può sparigliare il bilancio domestico. Lombardozzi riferisce che dai colleghi non arrivano segnalazioni di un aumento della morosità. Non è necessariamente una buona notizia. 

«È evidente che un aumento così impattante delle spese condominiali sta mettendo in difficoltà numerosi inquilini. Credo che al momento stiano intaccando i risparmi», così Lombardozzi. 

Come prepararsi all’inverno, se le tariffe non scenderanno? «Bisognerà ridurre il riscaldamento. Ci sono due azioni possibili. Primo, a livello condominiale si può intervenire sulla caldaia del riscaldamento centralizzato: abbassare di un grado consente un risparmio del 6%. E poi si può agire sulla valvola termostatica nei singoli appartamenti. La normativa prevede una temperatura massima di 20 gradi, con una soglia di tolleranza di due gradi in più e in meno», risponde. Oltre a questo, un uso più consapevole di acqua ed energia. «Molto altro non si può fare», conclude Lombardozzi.













Altre notizie

Attualità