Mobilità

Autobrennero, tra Egna-Bolzano 4.400 auto 

Gli assessori provinciali Vettorato e Alfreider principali sponsor della proposta avanzata dal Comune per l’introduzione del ticket gratis in autostrada. Si parte dai dati sui pendolari che attualmente usano questo tratto di autostrada. Kompatscher frena. Corrarati (Cna): «Bisogna provarci»


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Stiamo predisponendo l’elenco dei grandi cantieri stradali che apriranno prossimamente a Bolzano. Servirà a spiegare l’importanza e l’urgenza di introdurre il ticket gratis tra i caselli autostradali di Egna/Ora e Bolzano Nord, per alleggerire gli effetti sulla viabilità di lavori destinati a durare alcuni anni».

Martin Vallazza, direttore del dipartimento infrastrutture e mobilità della Provincia, non sa ovviamente se saranno pochi o tanti coloro che in auto o con i mezzi pesanti approfitteranno di questa possibilità, ma insieme all’assessore Daniel Alfreider sostiene la richiesta arrivata dal Comune di Bolzano. Il pedaggio gratuito - insieme all’ora di parcheggio gratis nelle piazzole blu per i residenti - è stata la condizione posta dal gruppo di Fratelli d’Italia per rinunciare all’ostruzionismo sul Pums. Però in vista dei grandi cantieri stradali - a fine 2023 dovrebbero partire i lavori per il sotto/sovrapasso di via Einstein e sottopasso via Grandi-via Roma - che apriranno nel capoluogo, può offrire ai pendolari da nord e da sud la possibilità di evitare l’ingresso in città.

Il pedaggio gratuito dovrebbe scattare dal primo gennaio 2023; verrebbe applicato nelle due fasce orarie di punta, dal lunedì al venerdì. L’idea sarebbe gratuità per i veicoli dei pendolari tra Bolzano Sud e Bolzano Nord; per i mezzi pesanti sulla tratta Egna/Ora - Bolzano Nord. la spesa sarebbe interamente a carico della Provincia che dovrebbe rifondere l’A22 per il mancato incasso; esattamente come sta facendo la provincia di Trento. Alle ricadute sulla mobilità, si dovrebbero aggiungere i benefici ambientali: questo è l’aspetto che più interessa all’assessore Giuliano Vettorato, che sta perorando la causa assieme al collega Alfreider.

«Un traffico più fluido - assicura - riduce le emissioni e a beneficiarne sarà il capoluogo. Io stesso, per evitare le code in zona industriale, a volte entro a Bolzano Sud ed esco a Bolzano Nord. ne parleremo in giunta la prossima settimana».

Difficile fare stime sui potenziali interessati, al momento si può solo dire che in media tra il casello di Bolzano sud e quello di Egna transitano 1.464 veicoli (auto e camion) al giorno; in senso inverso sono circa 1600; tra Bolzano sud e Bolzano nord 600 e in senso opposto 740. In totale 4.404 mezzi.

A Trento dal 7 febbraio è partita la sperimentazione tra i caselli di Rovereto sud e Trento nord che prevede l’obbligo di entrata/uscita in queste stazioni, dal lunedì al venerdì, fra le 6 e le 9 e fra le 17 e le 20.

Il presidente Arno Kompatscher, intervenendo in consiglio provinciale sulla mozione presentata dal consigliere di FdI Alessandro Urzì , si è dimostrato scettico sull’utilità del provvedimento, in quanto - a suo dire - a Trento gli effetti su traffico e inquinamento sarebbero minimi.

«A Trento la sperimentazione è partita - dice Claudio Corrarati, presidente regionale di Cna -, non si capisce perché non si possa fare anche qui. Servirà ad alleggerire il traffico a Bolzano che è sempre caotico e lo diventerà ancora di più con l’apertura dei cantieri. Saranno in pochi ad approfittare di questa possibilità? Si vedrà: in ogni caso vale la pensa provare. E comunque non si possono prima fare i proclami e poi non fare nulla».

Anche Alessandro Forest, capogruppo di FdI in Comune, insiste: «Per le grandi opere serviranno anni, questa è una misura che può avere effetti immediati». «Proviamoci - è il motto del consigliere provinciale Alessandro Urzì -: anche pochi veicoli in meno sulle strade di Bolzano, possono contribuire a decongestionare, nelle ore di punta, il traffico».













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