Benko, la caduta di Spagnolli e i commissari

Il sindaco rieletto resta senza maggioranza Il Pru di via Alto Adige bocciato e resuscitato



Il 2015 politico è stato un anno caldo. L’evento più atteso, le elezioni comunali. È finita con il commissariamento che accompagnerà la città fino al maggio 2016, quando sono previste le nuove elezioni comunale. Il progetto di riqualificazione di via Alto Adige ha pressoché monopolizzato le vicende comunali dagli ultimi mesi dell’amministrazione Spagnolli, alla costruzione delle alleanze, per arrivare alla caduta di Spagnolli. Con due mandati alle spalle, il sindaco uscente ha scommesso sulla terza rielezione. Rotta l’alleanza con gli ecosociali, Spagnolli è stato sostenuto ancora una volta al primo turno dalla Svp, con Pd, lista civica per Spagnolli, Psi e Projekt Bozen. Dalle votazioni del 10 maggio nessun vincitore al primo turno. Spagnolli (41,58%) deve sostenere al secondo turno la sfida contro Alessandro Urzì del centrodestra (12,74%). Al ballottaggio del 24 maggio Vince Spagnolli con il 57,70%, ma l’astensionismo si impenna (votanti solo il 40,70%) e la vittoria è solo una illusione. Spagnolli e la sua coalizione si sono infatti fermati solo a 19 consiglieri su 45. Non c’è la maggioranza e iniziano le trattative per recuperare almeno quattro consiglieri. Entrano la sinistra e Luciano Giovanelli (lista Duzzi), restano fuori i Verdi, guidati da Cecilia Stefanelli. Colpo di scena il 24 giugno in Consiglio per il voto sulla giunta: Spagnolli cade per il «nein» di Anna Pitarelli, poi espulsa dalla Svp. Si riparte da zero, senza maggioranza. Trattative serrate con i Verdi, che garantiscono l’appoggio esterno. Il 25 giugno il patto tiene e la giunta Spagnolli viene votata dal consiglio comunale. Ma incombe il voto sul progetto di via Alto Adige. La scelta è caduta sulla proposta Benko. Fuori dai giochi i concorrenti di Emozioni. La delibera sul Pru va approvata entro la fine di luglio. Il 23 luglio il progetto viene bocciato in Consiglio per un soffio, con Svp e Pd divisi. Maggioranza in subbuglio, appesa all’appoggio esterno dei Verdi. Intanto i tecnici comunali e provinciali studiano come salvare il progetto Benko. Il colpo di scena, ma non veramente tale, arriva il 24 settembre. Spagnolli si dimette. «Ho fatto il mio tempo. Consegno ai bolzanini una città con nuovi quartieri, nuovi ponti e nuovi sottopassi», dichiara. Poche ore prima, insieme al presidente provinciale Arno Kompatscher, ha riconvocato la conferenza dei servizi, riavviando la procedura. Si dimettono anche gli assessori. È la fine dell’amministrazione Spagnolli e l’inizio del commissariamento. Il prefetto Elisabetta Margiacchi nomina la vicaria Francesca De Carlini come commissario coad interim, in attesa del commissario straordinario. Il 2 novembre il governo sceglie Michele Penta, che verrà affiancato dai vice Francesca De Carlini e Hermann Berger.













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