Bolzano ha fame di energia, ecco la prima opera “invisibile” 

Il piano di Edyna. Consegnato a Provincia e Comune il dossier con i tempi per l’interramento e il potenziamento delle linee della media e dell’alta tensione. Via i piloni, si liberano anche spazi per la nuova viabilità. Lavori in sinergia



Bolzano. È “colpa” di Bolzano che si sviluppa, e lo fa soprattutto in Zona, se Edyna ha avviato una grande operazione da 25 milioni di euro per rivoluzionare la rete. «Ci sono stati decine di nuovi insediamenti, la città cresce ormai da anni in abitanti. L'energia non bastava più», dice il sindaco. Sono stati lui e Arno Kompatscher, visto che la Zona è formalmente di “competenza provinciale”, a concordare con Alperia uno degli investimenti più considerevoli degli ultimi decenni. Noi vedremo solo l'abbattimento, in successione, di piloni e tralicci. Il resto avverrà sottoterra, con la posa di migliaia di metri di cavi. Alla fine, un anello circonderà la città e metterà in sicurezza il suo fabbisogno per i prossimi decenni.

E l'altro giorno, Luis Amort, direttore generale di Edyna, ha consegnato a Caramaschi il dossier con tutti gli interventi previsti.

I numeri dell’intervento

I numeri dati sono questi: 1) scavi e posa di linee in cavo per consentire l'unificazione delle tensioni; 2) sostituzione di 500 trasformatori di media tensione; 3) sostituzione di esistenti lo posa di nuovi 9 trasformatori ; 4) eliminazione di una cabina primaria; 5) potenziamento delle due cabine primarie di ponte Resia e Sant'Antonio; 6) alimentazione ad anello anche della cabina primaria del Colle. Ecco dunque l'anello svelato. Quel “Ring” energetico che aveva anticipato lo stesso direttore del braccio infrastrutturale di Alperia.

Una corona ad alta tensione che circonderà Bolzano in tutte le direzioni e che risulta chiaro osservando lo schema che la stessa Edyna ha consegnato al Comune. Il coordinamento con le strutture municipali non è stato solo di tipo politico, visto l'interesse di Comune (e Provincia) di assicurare il futuro dell'alimentazione per le imprese produttive e i nuovi insediamenti del terziario: è stato anche operativo. I lavori intrapresi dal municipio, iniziando da via Siemens, per dotare Bolzano della sua nuova minitangenziale alternativa a via Galilei ( l'asse Siemens- Grandi-tunnel sotto ponte Roma) sono stati visti da Edyna come sinergici rispetto alle sue esigenze di interramento dei cavi dopo l'abbattimento dei piloni. E lo stesso sindaco ha visto a sua volta nell'esigenza Alperia di sostituire i vecchi piloni, un'opportunità per sgomberare vasti quadranti urbani a Bolzano sud per poter ridefinire la nuova viabilità non solo automobilistica ma anche ciclabile. Insomma, due piccioni con una fava. Evidente, comunque, l'esigenza strategica di tutti gli interlocutori in campo per questa triangolazione operativa, di mettere in sicurezza il futuro energetico della Zona e in generale dell'intero territorio bolzanino.

Un’opera invisibile

Ecco infatti cosa contiene, in termini di obiettivi il “piano unificazione reti”, definito «Pur», rispetto ai suoi effetti e , secondo sindaco e vertici Edyna, ai futuri vantaggi: una razionalizzazione delle reti; riduzione delle perdite attraverso l'unificazione della tensione; integrazione delle alimentazione e aumento della capacità complessiva della rete; investimento nella sicurezza elettrica con interramento di tutte le linee aeree; risparmio energetico diffuso con aumento dell'efficienza; realizzazione di una economia di scala con in aggiunta sicurezza, connessioni e continuità di servizio. «Al centro, ed è stato questo fin dall'inizio il nostro pensiero, - ha commentato Renzo Caramaschi con in mano il dossier accanto a Luis Amort - ci sta la valorizzazione economica del territorio. Il supporto necessario perché lo sviluppo proceda senza intoppi e con i giusti supporti».

A sua volta Edyna, ed è notizia di queste ore, sta chiudendo i contratti con Terna, che fino ad ora forniva l'energia alle grandi fabbriche, Acciaierie in testa, per sostituire le sue reti d'alta tensione e, come si dice non solo teoricamente “chiudere il cerchio”, in questo caso energetico che parte dalla Zona e sale fino ai confini nord e ovest della città. «Una grande opera quasi invisibile ma che farà vedere quanto prima i suoi effetti» commentano in Edyna. Gli scavi, come detto sono già iniziati e, per quanto riguarda Bolzano sud, si concluderanno entro l'anno prossimo. Ma il resto dell'operazione proseguirà, fino a completamento dell'anello e delle cabine, fino al 2023. (p.ca.)

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