BOLZANO. Ha sempre sostenuto di aver toccato inavvertitamente toccato sul sedere una giovanissima ragazzina straniera che si trovava sotto i Portici a Bolzano, ora però ha rimediato in via definitiva una condanna a 10 mesi di reclusione per violenza sessuale, seppur nell’ipotesi più lieve del reato.

Protagonista della vicenda giudiziaria è un professionista incensurato di Bolzano, che all’epoca dei fatti aveva 66 anni. Al centro del caso c’è una presunta manata dell’imputato sul sedere di una ragazzina straniera (probabilmente minorenne) che nell’estate 2015 si trovava a passeggiare un sabato mattina sotto i Portici di Bolzano. Era un sabato mattina ed i Portici, secondo quanto emerso nel corso del processo, erano particolarmente affollati.

Secondo l’accusa l’uomo avrebbe approfittato della situazione pensando, sostanzialmente, di farla franca. Secondo la difesa, invece, l’episodio, così come contestato, non sarebbe mai accaduto. L’imputato ha infatti sempre sostenuto di aver toccato inavvertitamente la ragazzina cercando di farsi spazio nella folla dei visitatori dei Portici. Nulla di morboso, dunque.

In primo grado il giudice Walter Pelino del tribunale di Bolzano assolse l'uomo, in secondo grado la Corte d’appello (su impugnazione della procuratrice Donatella Marchesini) ribaltò il verdetto infliggendo all’imputato dieci mesi di reclusione con i benefici di legge. Ora la Cassazione ha respinto l’ultimo ricorso possibile della difesa (che è stato dichiarato inammissibile) e dunque la condanna è diventata definitiva.

All’epoca dei fatti la ragazzina non lamentò nessun comportamento scorretto e continuò a passeggiare lungo i Portici eclissandosi nella folla. Fu un testimone oculare (sempre di Bolzano) ad inguaiare il professionista in pensione che fu bloccato e accusato di aver palpeggiato la turista.