I lavori

Bolzano, un inizio di primavera all'insegna dei cantieri

Lavori in corso per il teleriscaldamento in via Merano (anche per la fognatura e la ciclabile) mentre sono in partenza quelli a lato di piazza Vittoria verso via Battisti e via Amba Alagi



BOLZANO. Con la primavera Bolzano ritrova i suoi scavi. Vanno dai margini urbani, dove lungo via Merano sta proseguendo la stesura della ciclabile ma molto a rilento perché, appunto, ci sono tubi su tubi da interrare (tra energia e acqua ), fino al centro nuovo, da via Battisti ai Tre Santi, da Amba Alagi fino in piazza Vittoria: è la rete del teleriscaldamento che avanza. Un progetto infrastrutturale di grandi dimensioni che intende connettere un gran numero di abitazioni al calore di scarto del termovalorizzatore. Rendendo l’energia più a buon mercato e l’aria più respirabile. La notizia è che, proprio ieri, sono iniziati i cantieri sull’asse al fianco sinistro del monumento. In tutto quel quadrante fittamente abitato che corre da via Battisti a via Amba Alagi fino a raggiungere i Tre Santi. È un lotto strategico nell’avanzamento della rete che segue quello dello scorso anno un poco più a sud.

Poi c’è la periferia. E in questo caso l’avanzamento riguarda via Deeg, in Zona, nei pressi dell’Interspar. L’obiettivo, una volta conclusi gli allacciamenti urbani, è di evitare l’emissione di almeno 50 mila tonnellate di CO2 ogni anno. Si tratta di una quantità di inquinante pari a quella assorbita da 4 milioni di alberi. In termini numerici e di impatto diretto sulla vita delle persone, la rete conclusa raggiungerà oltre diecimila famiglie. Per le quali sarà evitato l’uso di fonti energetiche costose con la possibilità di sfruttare l’energia di scarto del termovalorizzatore che andrebbe altrimenti dispersa.

Una ottimizzazione delle risorse su cui il Comune ha deciso di puntare decisamente, anche mettendo nel conto i disagi che sarebbero piovuti a cascata sui lotti di volta in volta interessati dai lavori. Nel caso di quelli avviati da ieri, invece, si proverà anche per le caratteristiche delle direttrici interessate, di ridurli al minimo: «Per lavorare su via Cesare Battisti ad esempio - spiega Ivan Moroder , funzionario del municipio - si sfrutterà il lato chiuso al traffico e che limita i suoi accessi ai soli mezzi pubblici. Ma la strada è abbastanza larga per indurci ad evitare qualsiasi deviazione». Come invece era accaduto in altri assi di traffico.

Mentre si estende la rete di cantieri per il teleriscaldamento, prosegue quella per le ciclabili. Uno degli assi strategici riguarda via Merano, nel tratto tra la rotonda di via Druso e l’ospedale. In questo caso, la pista era già stata rallentata in passato per via del fitto reticolo di proprietà lungo il suo percorso e per le conseguenti pratiche amministrative di esproprio dei terreni interessati. Ora, gli stessi lavori avanzano con calma perché oltre alla ciclabile è necessario interrare un fitto intrico di tubazioni, tra il teleriscaldamento stesso, l’acquedotto e l’illuminazione. «È una strategia che abbiamo adottato da tempo - aggiunge Moroder - per provare a scavare una sola volta e approfittare dei lavori stradali per effettuare quelli manutentivi sulle infrastrutture energetiche».

Aumentano i tempi di cantiere ma, così facendo, si ottimizzano risorse e si risparmia. Come avvenuto, recentemente, sui grossi cantieri lungo via Fago. I tempi per questo ennesimo tratto di ciclabile? Entro l’anno. Si tratta di una pista bidirezionale, tutta sulla sinistra della grande via di comunicazione stradale con un lungo cordone protettivo lungo tutto il percorso per mettere in sicurezza i ciclisti visto il fitto traffico automobilistico di penetrazione urbana e di collegamento con l’ospedale. Anche nell'altra direttrice esterna, quella che conduce invece verso l’Oltradige, una volta concluso il primo lotto di pista dalla rotonda di via Druso al centro lungo degenti, è nei cassetti dell'amministrazione il progetto di un secondo tratto, dal centro stesso fino a Ponte Adige.

In questo caso connettendosi col costruendo centro intermodale che comprenderà , una volta ultimato, di veder piovere nel suo quadrante auto, bici, bus , metrobus e anche la nuova linea ferroviaria per Merano nella sua nuova versione, successiva alla costruzione del tunnel ferroviario sotto il Virgolo.













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