Bolzano, via al controllo di vicinato
Approvata in giunta la delibera che avvia l’iter del progetto che coinvolge i cittadini per prevenire microcriminalità e degrado
BOLZANO. Più sicura e soprattutto più vivace di giorno, ma anche di notte. Così Claudio Corrarati, il sindaco che punta a gestire il Comune con piglio imprenditoriale, immagina la città: confortevole, per i meno giovani; attrattiva per le giovani generazioni. Come promesso in campagna elettorale, la giunta ha approvato due delibere: una dà il via all'iter per l'introduzione del controllo di vicinato; l'altra crea le premesse per lanciare il Piano per l'economia della notte. A presentarla, in conferenza stampa, oltre al sindaco gli assessori Claudio Della Ratta, Tritan Myftiu, Marco Caruso.
Il controllo di vicinato
La premessa è che - contrariamente a quanto teme qualcuno - non si vogliono creare sceriffi e neppure spioni, il controllo di vicinato è uno strumento già adottato in altre città governate anche dal centrosinistra, che punta a prevenire microcriminalità e degrado urbano, promosso in collaborazione con le forze di polizia e la polizia locale. Il progetto prevede il coinvolgimento di cittadini residenti in aree specifiche della città; verrebbero organizzati in gruppi con il compito di collaborare segnalando alle autorità episodi sospetti, persone in difficoltà, situazioni di degrado. Questo l'iter che si dovrà seguire per passare poi, nell'arco di circa sei mesi, alla fase operativa. Si parte con l'approvazione da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, per passare poi alla firma del protocollo in fase di elaborazione da parte del commissario del Governo Vito Cusumano. Quindi - onde evitare fraintendimenti - il progetto dovrà essere illustrato alla cittadinanza attraverso assemblee pubbliche.
Il passaggio successivo sarà la raccolta delle adesioni, la costituzione dei gruppi e un monitoraggio costante. La formazione dei partecipanti sarà affidata alle forze dell'ordine. «La sicurezza - ha detto il sindaco - è un bene comune, da costruire insieme attraverso la collaborazione, la consapevolezza e la responsabilità. Il controllo di vicinato è un qualcosa che si aggiunge all'attività delle forze dell'ordine. Ne ho parlato con il nuovo questore Giuseppe Ferrari che, anche in base alla sua esperienza, vede più che positivamente questo progetto».
Le notti scoppiettanti
Si parte con la musica del "Concorso Busoni" diffusa nelle piazze, l'obiettivo però è più ambizioso. Perché è di giorno ma soprattutto di notte che strade e piazze della città diventano terra di nessuno dove succede di tutto e di più: violenza, degrado, sensazione crescente di insicurezza da parte dei cittadini. L'idea della nuova giunta è quella di riempire gli spazi di iniziative culturali, sociali, sportive, nella convinzione che un programma di questo tipo potrebbe essere un buon antidoto contro certe derive. Di qui l'idea del Comune di avviare un nuovo percorso di analisi e pianificazione dedicato alla "Economia della Notte", riconoscendola come una componente essenziale dello sviluppo urbano sostenibile, culturale e sociale.«La notte - ha spiegato il sindaco - è sempre più al centro delle dinamiche cittadine contemporanee, è ormai uno spazio identitario delle città, capace di esprimere vivacità culturale e sociale. Come tale richiede una speciale attenzione, regia pubblica e progettualità. Si tratta di un ambito in forte crescita a livello europeo e globale. Governarla in modo strutturato significa superare la visione spesso negativa della notte, per riconoscerne le opportunità economiche, culturali e sociali». Obiettivo del Piano per l'economia della notte: mettere in campo strategie per valorizzare le attività notturne e migliorare la qualità della vita serale e notturna.
La musica di qualità
Si parte con la mappatura delle aree che potrebbero essere dedicate a certe iniziative; si coinvolgeranno anche operatori culturali, forze dell'ordine, associazioni, enti del terzo settore, istituzioni, ma soprattutto i cittadini. Perché uno dei problemi di Bolzano è che ogni volta che si propone una qualche iniziativa la sera, i centralini di vigili urbani, polizia, carabinieri vengono tempestati dalle telefonate di protesta. Si punta ad avere un Piano nel giro di quattro-cinque mesi. Intanto si parte con un esperimento che riguarda la musica di qualità. Tra fine agosto e i primi di settembre, in alcune piazze tra cui piazza Matteotti e piazza Firmian, verranno installati dei grandi schermi dai quali si potranno seguire le esibizioni dei finalisti del "Concorso pianistico Busoni".