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Bonus bollette, in Alto Adige migliaia di richieste ai patronati 

Per gli appuntamenti l’attesa arriva a più di due mesi. Prima si deve fare l’Isee presso i Caf: sotto la soglia dei 40 mila euro si può fare domanda per l’«una tantum» di 500 euro



BOLZANO. È corsa ai Centri di assistenza fiscale prima per l’Isee (Indicatore situazione economica equivalente) - propedeutico alla richiesta - e poi ai patronati per la domanda vera e propria del bonus bollette della Provincia. «Strapieni di richieste», spiega il responsabile del Caaf Cgil, Marco Pirolo. Tanto che si assumono lavoratori per fare fronte al «boom» di domande da parte dei cittadini. Stessa situazione al Caf della Uil. «Siamo sommersi», così Danilo Tomasini, segretario della Uil-Pensionati.

L’appello è quello di stare tranquilli e di non voler correre. «Anche perché l’aiuto della Provincia per il bonus bollette è un contributo “una tantum” per cui riceverlo un mese prima o uno dopo non cambia molto», ancora Pirolo.

Ma cosa sta succedendo nei Caf e nei patronati? Soprattutto per la domanda del bonus i tempi si dilatano (ma si può fare anche online). Gli uffici sono oberati di lavoro e così gli appuntamenti per la specifica richiesta slittano anche a febbraio del prossimo anno. Le domande possono essere presentate comunque fino al 31 marzo 2023 compreso. Cosa dicono le norme al riguardo sul bonus bollette? C’è il sostegno provinciale di 600 euro per famiglie con figli minorenni: destinatari sono le famiglie che hanno diritto tra ottobre e dicembre 2022 ad una mensilità dell’assegno provinciale per i figli (presentazione domanda entro 31.12.2022). Chi percepisce l’assegno provinciale per i figli non deve presentare una nuova, ulteriore domanda, il sostegno verrà erogato in automatico.

E poi c’è il sostegno di 500 euro per le altre tipologie di nuclei famigliari (senza figli minori): per la Provincia rientrano in questa categoria i pensionati, le famiglie con figli maggiorenni, le famiglie senza figli e le persone singole. Si tratta della categoria che in queste settimane si reca ai Caf o ai patronati. Per accedere al beneficio occorre presentare apposita domanda, a partire dal 1° dicembre 2022 ed entro il 31 marzo 2023, online o tramite patronato. Per le domande presentate dall’1.1.2023 è possibile invece presentare sia l’Isee 2022 o l’Isee 2023.

Se l’indicatore della situazione economica equivalente non supera il limite di 40.000 euro, si può richiedere quindi il “bonus bollette” dal primo dicembre prossimo. Può presentare domanda chiunque sia residente in Alto Adige e sia titolare di un’utenza di fornitura di energia elettrica. «Proprio qui nascono però alcuni problemi, perché a volte ci sono persone in affitto che non hanno un’utenza elettrica intestata a loro nome, penso a chi vive, ad esempio, in appartamenti condivisi con un solo titolare di fornitura elettrica», spiega Marco Pirolo. Un problema già segnalato alla Provincia. Quest’ultima ha messo sul piatto quasi 60 milioni di euro per le misure di sgravio economico dei cittadini. M.D.

 













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