Bus senza aria condizionata protestano anche gli autisti
Il disagio. «Non è possibile lavorare ore in queste condizioni. Tra di noi c’è chi rischia di svenire» E continuano le telefonate di protesta dei lettori anziani: «Ieri con quel caldo ho avuto un malore»
Bolzano. Hanno caldo i passeggeri - che continuano a telefonare per protestare al giornale - ed hanno caldo anche gli autisti. Gli autobus roventi - senza aria condizionata - rovinano il viaggio soprattutto agli anziani ma rendono il lavoro impossibile anche agli autisti costretti ore alla guida in una situazione al limite. E c’è più di un dipendente Sasa che non regge: «Ragazzi - dicono ma “senza nome sul giornale” - con queste temperature rischiamo lo svenimento. E se sveniamo alla guida, cosa succede ai passeggeri ed a chi cammina per strada o passa in bici? Troppo pericoloso, con la sicurezza non si scherza. La verità di cui nessuno vuol parlare è che su un totale di circa 150 mezzi che girano tra Merano, Bolzano e Laives, la metà è vecchia e - siccome all’inizio di luglio dovrebbero arrivare i primi bus nuovi, si parla di 38 mezzi - qui nessuno ha più speso un euro per fare manutenzione. E su troppi mezzi non va il climatizzatore». Ma così - continuano - rischiamo noi e rischia il passeggero. «Alcune settimane fa un nostro collega che viaggiava in zona Laives ha perso una ruota... se l’è vista correre in avanti come nei cartoni animati, pochi giorni fa c’è stato il blocco che tutti bel conosciamo con un mezzo in panne nel centro di Bolzano che ha innescato l’effetto domino... E adesso il clima!». Ma che è successo? «Che quando è stato il momento di ripartire, il bus non ne ha voluto sapere. Il motorino d’avviamento non dava cenni di vita. Ma guardate che accade molto spesso, la mattina non tutti partono subito. E le pedane per i disabili che non vanno ma ne vogliamo parlare? E poi con i 33/34 gradi di questi giorni viaggiare senza climatizzatore diventa infernale». Gli autisti non hanno dubbi. «Una volta vendevamo i bus usati da 7 anni in Veneto, adesso per strada girano mezzi che hanno 20 anni. Ma cosa pretendiamo?». Ma a luglio arriveranno i primi 38, e nei prossimi anni ne arriveranno altri. «Certo così ci spiegano ma i tempi di consegna non ci aiutano a fronteggiare l’immediato». I lettori intanto continuano a farsi sentire. Ieri mattina, tra le tante chiamate, anche quella di un anziano che si è sentito male sul bus perchè non respirava dall’afa. «Sono tornato a casa e speravo di riprendermi ma siccome continuavo a sentirmi male sono andato al Pronto soccorso. Le temperature sono salite, ho controllato... tutta la prossima settimana saremo sopra i 30 e giovedì a 35 gradi e in troppi bus manca l’aria. E la linea che va e viene dall’ospedale... lì trovate soprattutto anziani... ma è mai possibile costringerli in queste condizioni? E poi i finestrini sono sigillati, viaggiare in queste condizioni non è possibile, ma perchè a Sasa non fanno qualcosa almeno per aprire degli spiragli. Si soffoca». Un altro gruppo di autisti alcuni giorni fa aveva già evidenziato il problema: «Abbiamo delle macchine su cui non funzionano i condizionatori. Siamo all’inizio dell’estate, vediamo come andrà a finire».