IL CASO

Busto di Matteotti divelto? Il chiarimento: "Operazione programmata, impossibile agire diversamente"

La rottura del basamento in marmo ha fatto pensare ad un incidente, invece le cose sono andate diversamente



BOLZANO. Non è passata inosservata l'assenza del busto di Matteotti nel cantiere sorto nell'omonima piazza e soprattutto ha catturato l'attenzione di numerosi cittadini la rottura del basamento in marmo che lo sorreggeva.

A vedere la scena era facile immaginarsi un incidente, ma le cose sono andate diversamente. 

A spiegare l'accaduto il direttore dei lavori, l'architetto Rinaldo Zanovello. "Lo spostamento del busto di Matteotti era previsto, perché andava restaurato in vista della nuova posa che avverrà su un basamento in metallo. Pensavamo di poterlo sfilare dal marmo, ma i tre perni sui quali il busto poggia non venivano via, quindi l'unica soluzione è stata quella di rompere una parte del basamento. Ora il busto è a Sarentino, da un artigiano, per il trattamento già in programma e, come detto, verrà collocato su una nuova struttura più alta e di materiale differente rispetto alla precedente".  













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