Cantiere Benko, protesta per i camion 

L’iniziativa civica di Gries: «Troppo traffico per una via così stretta, bambini e genitori rischiano di essere travolti»


di Davide Pasquali


BOLZANO. A Gries c’è grande preoccupazione per l’accesso e il deflusso dei mezzi pesanti al nuovo cantiere Benko all’ex cantina sociale. Chiunque passi per via delle Fucine durante l’orario di cantiere è letteralmente terrorizzato dal passaggio dei pesanti camion nella microscopica via delle Fucine, specie al mattino, quando i bimbi del quartiere si recano al nido, alla materna o a scuola con i genitori o i nonni. L’Iniziativgruppe Gries, che da giugno 2017 si batte con numerosi sit-in in strada per la vivibilità di una via Vittorio Veneto eccessivamente assediata dal traffico, ha scritto ai responsabili del cantiere già lo scorso ottobre, pare invano. Del problema si è parlato a lungo in consiglio di circoscrizione, su sollecitazione di Rudi Benedikter.

La questione è questa: i mezzi pesanti accedono da via delle Fucine, girando dentro da via Vittorio Veneto, una strada già di per sé trafficatissima. L’innesto verso via delle Fucine è oltremodo pericoloso. Intanto per via dell’incomprensibile incrocio del Grieserhof. Nonostante tre manifestazioni di piazza cui hanno partecipato centinaia di residenti di Gries, al Comune non è riuscito di migliorarne la viabilità, resa fra il resto ancora più complicata in queste settimane dallo sbiadirsi della segnaletica orizzontale, ossia delle linee e delle strisce bianche a terra. Non si capisce quasi nulla. In panne specialmente i ciclisti e i pedoni. Se poi ci aggiungi i mezzi pesanti che, volenti o nolenti, per entrare in via Fucine devono prendere la curva larga, la situazione si complica ulteriormente. I camion, spesso, con le ruote di destra invadono il ristretto marciapiedi nelle prime decine di metri di via Fucine. Nella seconda parte della strada inoltre, dove i mezzi pesanti escono dal cantiere, il marciapiedi proprio non esiste. I responsabili del Gries’Village si servono di movieri, puliscono a più riprese la strada, ma ai residenti non basta. La via viene usata da tantissimi pedoni e pure ciclisti, in contromano per necessità. Lo fanno per non rischiare l’osso del collo percorrendo via Vittorio Veneto. Da anni si è chiesto al Comune di consentire in via Fucine il transito contromano delle bici, ma il municipio fa orecchie da mercante. Il peggio accade quando nella via, nel medesimo momento passano i mezzi pesanti, mentre il ciclista contromano viene pizzicato dai vigili urbani lì appostati: multa da 42 a 70 euro. I residenti non capiscono come sia possibile, ma accade. E in tanti temono che, prima o poi, ci scappi l’incidente mortale.













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