L'INTERVISTA norbert kier il ristoratore 

«Ce la faremo a battere il virus, ma poi saremo a terra: la politica per ora latita»

bolzano. «Signor Achammer, dove si trova? Abbiamo bisogno di lei...».Questa invocazione l'ha scritta Norbert Kier. E sono seguite righe appassionate che potrebbero essere ricopiate senza togliere una...


PAOLO CAMPOSTRINI


bolzano. «Signor Achammer, dove si trova? Abbiamo bisogno di lei...».

Questa invocazione l'ha scritta Norbert Kier. E sono seguite righe appassionate che potrebbero essere ricopiate senza togliere una virgola da centinaia di ristoratori, baristi, negozianti, camerieri, commesse dal Brennero a Salorno.

E poi ancora giù e su. Kier è un imprenditore. Ha scosso la quiete (fino ad allora) del centro e in particolare di via Argentieri aprendo un locale innovativo, aperto ad un gusto legato ai prodotti della terra, Italia&Amore.

Perché quella chiamata sul suo profilo fb?

Siamo con l'acqua alla gola.

Perché Achammer?

È l'assessore all'economia. Ma è rivolta a tutti. Alla Provincia, allo Stato. Ho scritto anche che Achammer ci ha dato sempre una mano. Ma adesso sentiamo che nessuno più ci parla.

Che deve accadere?

Mettiamo le cose in chiaro. Prima la salute. Dico anche: giusto sopravvivere. Ma poi bisogna vivere.

Forse a fine mese...

A fine mese, a maggio, qualcuno inizierà ad uscire se non ci capitano altre tragedie. Ma la domanda che faccio alla nostra politica e a tutti noi è questa: crediamo che da un giorno all'altro la vita possa riprendere? Che bar, ristoranti, gestori, tornino tutti a fare quello che facevano a gennaio?

Risponda lei.

Assolutamente no. Ci vorranno mesi, magari anni perchè si possa pensare di riprendersi. Non verranno i turisti, non torneranno tutti i collaboratori perchè non sarà possibile mantenere tutto quel personale, si sarà costretti a usare misure di sicurezza. Giuste, inevitabili. Ma pensiamo: quanti entreranno a bersi un cappuccino o a mangiare la sera divisi da una lastra di vetro?

Teme il peggio?

Il peggio non è ancora arrivato. Ecco il problema. Per questo sono stupito che ancora non si faccia nulla, che nessuno stia ragionando sulle modalità della ripresa, sul quadro generale dell'economia. Bolzano è una città che vive sul turismo, sugli spostamenti. Uno scenario è impossibile da immaginare in queste condizioni, lo immagino. Intendo uno scenario operativo. Ma almeno programmare uno schema di ripresa. Perchè delle due l'una: o pensiamo che il virus non andrà mai più via, oppure se immaginiamo che l'epidemia si allontani, si deve già adesso pensare a come organizzarsi.

L'economia chiede soldi?

La liquidità è la prima leva. Non lo dico io. Lo dicono i grandi imprenditori. Ma che serve immettere denaro, rinviare i pagamenti se non si immagina insieme un progetto?

Magari ad andare avanti qualche mese...

Appunto. Faccio un'altra domanda: ora ci dicono che i pagamenti, le bollette, magari anche le tasse, sono rinviate. Ma poi? Poi lo Stato, la Provincia avranno bisogno di soldi per ripartire.

E voi?

Dovremo pagare tutto in una volta. O si annullano i tributi, oppure è inutile solo rinviare: alla fine dovrò pagare il triplo tutto in una volta.

Ce la farete?

So di amici commercianti, magari piccoli, che dicono: questa è l'occasione per mollare. Ci saranno tanti fallimenti. Come pagare gli affitti di Bolzano, che sono terribili, senza incassare un euro per mesi? Perchè la crisi del turismo e del commercio andrà avanti almeno fino alla fine dell'anno.

Chiede una sanatoria?

Almeno di un anno.

Lei come va?

Bene. Di salute. Mi da pensiero mia mamma. Ha 82 anni. Se penso che mi ha dato una mano anche ad aprire il mio Italia&Amore... So che gli anziani sono a rischio. Ma qui siamo a rischio tutti. Ce la faremo a battere il virus ma poi saremo a terra.

A proposito, come sta Italia&Amore?

Beh, è un gioiello. Ho un'infinità di prodotti bellissimi ma fermi. Non dormo la notte. Un amico l'altro giorno mi ha incrociato: forza - mi detto - a maggio si ricomincia... Ecco, tutti pensano questo. Non è così. Io magari potrò uscire, ma prima di vedere la gente seduta ai tavolini come una volta passerà tanto tempo. Per me forse troppo...













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