Centralina di Casanova Proteste sui «dati segreti»
La circoscrizione: «I risultati non sono online, ma si hanno solo su richiesta» L’apparecchiatura è stata installata dopo i quattro blocchi dell’inceneritore
BOLZANO. La centralina di rilevamento dell’aria a Casanova: una sicurezza per tutti in caso di nuovi sforamenti dell’inceneritore e non solo. Peccato che i dati non siano del tutto pubblici e immediati. Consultando il sito di riferimento dell’agenzia provinciale per l’ambiente, infatti, il punto di rilevamento del nuovo rione non compare e la cosa ha insospettito il gestore del gruppo Facebook della zona Marco Casanova Borca e il consigliere di circoscrizione di Alto Adige nel Cuore Francesco Mafrici. Il primo ha scritto una mail ufficiale chiedendo direttamente all’agenzia la pubblicazione dei dati, mentre il secondo ha alzato la cornetta e cercato spiegazioni. La risposta è stata un contropiede inaspettato. «Per quella tipologia di centralina - spiega Mafrici – non esiste una pubblicazione online dei dati. Mi hanno spiegato che va fatta precisa richiesta. Non è esattamente il meccanismo con cui era nata l’iniziativa del monitoraggio». Sull’onda del poker di blocchi all’inceneritore, in effetti, la scelta di installare il rilevatore nasceva dalla voglia della popolazione di buttare l’occhio in qualsiasi momento, magari rassicurandosi, su quanto avveniva nell’aria intorno a loro.
Invece non sarà così perché va da sé che una richiesta formale ha tempi (e modi) assai differenti. C’è, inoltre, una questione più tecnica che Mafrici sottolinea amaro. «Quando discutemmo di questa centralina in consiglio si parlò spesso di diossina, della paura verso questa sostanza e della possibilità di poterla controllare. Bene, pare proprio che con questa tecnologia il monitoraggio di questa sostanza sia impossibile perché si deve prevedere un prelievo di un campione del terreno. Certo, si possono registrare molti altri valori utili, ma questo aspetto potevano chiarirlo da subito».
Dal fronte dell’opposizione, logicamente, l’occasione è poi buona per una stoccata alla maggioranza: «Mi chiedo come il Comune abbia potuto dimenticarsi di fare accordi precisi sulla disponibilità di questi dati in modo immediato e semplice». A gettare acqua sul fuoco, però, ci pensa l’assessore comunale competente Patrizia Trincanato: «E’ una questione di norme ministeriali che permettono la pubblicazione dei dati sul sito dell’Appa solo per centraline accreditate, differenti da quella di Casanova. In ogni caso il problema non si pone perché si tratta di riferimenti che richiedono del tempo per essere elaborati, ma che saranno pubblicati direttamente dal Comune quando saranno definitivi».
E le diossine? «Le diossine sono monitorate eccome e possono anche essere seguite sul portale nel loro percorso dall’inceneritore volendo. Non solo, il termovalorizzatore di Bolzano è l’unico che ha una registrazione continua e non ogni 2-3 mesi come in altre città italiane».