Comunali, «veto» Svp sul centrodestra unito 

Elezioni. Achammer: «Con gli estremisti non parliamo e anche con Fdi abbiamo problemi» Appello sui candidati. «Verdi in giunta come a Vienna? I temi ambientali sono ormai trasversali»



Bolzano. Il 2020 sarà l’anno delle elezioni comunali. salvo sorprese con voto anticipato per le politiche, è questo l’impegno principale in cui si immergerà la svp. obiettivo del 3 maggio (ballottaggi il 17), arrivare ad almeno 100 sindaci della stella alpina su 113 comuni che andranno al voto (hanno già votato sarentino, campo di trens e nova ponente). il tradizionale incontro di inizio anno della svp ha visto ieri in via brennero l’obmann philipp achammer e il presidente arno kompatscher.

Le comunali a Bolzano

Achammer conferma il principio dell’autonomia dei gruppi locali nelle scelte sulle comunali. Vale anche per Bolzano, «vista l’importanza del capoluogo tuttavia si è sempre deciso insieme al direttivo provinciale, in sintonia, senza strappi», così Achammer. Ma questa tornata è diversa, perché per la prima volta in giunta provinciale c’è la Lega, «e la collaborazione funziona molto bene, nonostante i dubbi avanzati dagli scettici», ribadiscono Achammer e Kompatscher. Su Bolzano per la Svp, spiega Achammer, «è tutto aperto». Il punto certo è il vice sindaco Luis Walcher, già indicato come candidato di punta. Sarà anche il candidato sindaco al primo turno, ma la decisione non è stata ancora votata. Sulle alleanze nell’eventuale ballottaggio il sindaco Renzo Caramaschi è ottimista sul bis mentre la Lega spera di replicare il caso Laives. Achammer conferma allora il «veto» della Svp sul centrodestra unito. «No, non parlerei di veto. Bisogna capire tante cose. Chi sarà il candidato sindaco della Lega e ci saranno alleati? Per noi è impossibile parlare con la destra destra e anche con Fratelli d’Italia abbiamo problemi». L’allontanamento di Michaela Biancofiore dal ruolo di coordinatrice rende più facili i vostri rapporti con Forza Italia? «Non è un mistero che con la deputata ci fosse qualche difficoltà. Vedremo con il nuovo coordinatore Leonardi», così Achammer.

Si cercano candidati

Achammer lancia un appello sulle liste: la Svp cerca candidati, «persone interessate a lavorare per il territorio». Non devono essere necessariamente iscritti. «Non siamo un partito chiuso e vogliamo coinvolgere la base».

Il governo di Vienna

L’alleato Kurz ha sdoganato il governo dei popolari con i Verdi. La Svp resta gelida. Kompatscher parte dai numeri: «In consiglio provinciale non c’erano le condizioni per una giunta insieme ai Verdi». Il problema è anche politico, se non soprattutto, dall’opposizione degli agricoltori al tema della rappresentanza sudtirolese: fino a quando potrà, la Svp non chiamerà un assessore di lingua tedesca non Svp. «Per fortuna i temi “verdi” non sono più solo di un partito. La sostenibilità sociale, economica e ambientale è il principio-guida della giunta», dice il presidente. Archiviato il doppio passaporto, la Svp punta su Vienna per la partita delle competenze primarie da ripristinare. «Siamo felici che il nuovo governo austriaco ponga con chiarezza un principio per noi di assoluta importanza», così Kompatscher, «Le competenze riconosciute alla nostra autonomia fino al 1992 non sono un tema solo dello Stato italiano, perché su quelle si è svolta la trattativa internazionale. Dopo la riforma costituzionale del 2001 le sentenze della Consulta hanno indebolito il nostro raggio di azione, ad esempio sull’ordinamento del personale». FR.G.

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Valeria Frangipane

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