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Costi aumentati: cambierà il progetto Benko del polo culturale per il Virgolo

Le obiezioni della Conferenza dei servizi. Hager: «Realizzare una proposta senza gravare sul bilancio pubblico»



BOLZANO. Signa, la società del magnate austriaco Rene Benko, riesaminerà il grande progetto del polo culturale e naturale sul Virgolo che prevede anche una funivia e il museo di Oetzi. L’annuncio arriva dopo che la Conferenza dei Servizi della Provincia ha sollevato numerose obiezioni in merito alla proposta durante un incontro che si è svolto venerdì scorso 13 maggio a conclusione della fase di verifica del progetto.

Lo scorso settembre Signa aveva messo sul piatto 170 milioni di euro per indicando l’estate 2026 come possibile data di apertura del nuovo polo sulla collina di Bolzano.

"Alcune obiezioni sono di natura sostanziale e riguardano prevalentemente la fattibilità economica del progetto. Date queste premesse, ora abbiamo bisogno di tempo per verificarne la fattibilità", spiega Heinz Peter Hager, rappresentante della Signa in Alto Adige, dopo l’incontro in Provincia. L'obiettivo rimane quello di realizzare un progetto che non gravi sul bilancio pubblico, "cosa ancora più importante in questi tempi di crisi". Per Hager non è una sorpresa: "Il nostro progetto vanta una qualità particolarmente elevata che è stata riconosciuta dalla Conferenza dei Servizi. Tuttavia, è anche molto complesso e vi è la necessità di conciliare molti aspetti, alcuni dei quali sono anche di principio".

In sostanza, si tratta di creare un polo culturale di caratura mondiale, che sia di successo anche a lungo termine senza gravare sul bilancio pubblico. "Abbiamo considerato questi aspetti sin dall'inizio, perché crediamo che un progetto del genere debba essere realizzabile anche senza mettere le mani in tasca ai cittadini", afferma Hager.  “Alla luce dell'attuale ondata di aumenti dei prezzi e del periodo di crisi, questo è ancora più importante che mai”.

I commenti e le obiezioni sollevati dalla Conferenza dei Servizi sono stati verificati nelle settimane scorse e sono stati oggetto di discussione venerdì scorso. "Alcuni di essi sono di natura meramente tecnica e potrebbero essere risolti apportando modifiche al progetto", dice Hager. Tra cui, ad esempio, la questione della configurazione della strada di servizio prevista e delle sue capacità di utilizzazione in caso di evacuazione. Altre osservazioni invece, sono di natura fondamentale e a volte i tecnici non avevano i parametri idonei ai fini dell'elaborazione di un parere tecnico, "perché alcune questioni sono semplicemente di natura politica e non tecnica", afferma Hager. Tra questi figurano anche considerazioni in merito al modello di gestione della struttura: "Bisogna chiarire alcuni elementi fondamentali, quali la gestione della funivia che collegherà il centro di Bolzano da Piazza Verdi con il Virgolo, ma anche la gestione dei musei stessi. Ora, Signa deve valutare "se è possibile realizzare un progetto che si autofinanzi e che sia sostenibile, tenendo conto dei rilievi fatti, e che non gravi sul bilancio pubblico", conclude Hager.













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