Cristo Re, per la ciclabile esproprio da 300 mila euro
Collegherà la piazza con vicolo Muri. Promessa da anni, la giunta ha approvato pochi giorni fa la delibera che dà il via alla procedura: tracciato rettificato dopo il ricorso (accolto) di un confinante
BOLZANO. Attesa e soprattutto promessa da anni, la pedo-ciclabile che collegherà vicolo Muri a piazza Cristo Re e alle vie Thuille e Zara, finora è rimasta sulla carta; nonostante sia inserita nel Puc dal 1992.
Ora è arrivato il via libera da parte della giunta comunale che ha approvato la delibera dell'assessore alla mobilità Stefano Fattor. La giunta ha infatti autorizzato l'avvio della procedura di esproprio con l'occupazione d'urgenza delle aree interessate alla realizzazione del nuovo tracciato che sarà utilizzabile sia dai ciclisti che dai pedoni. La somma stanziata ammonta a 300 mila euro. Si tratta di un percorso di circa 170 metri che poggia su una superficie sottoposta a esproprio a sua volta di circa 580 metri quadri. Poche centinaia di metri, ma strategici.
Una pista che taglia in mezzo alle case e ai cortili ma che connette quadranti fittamente trafficati e che non costringerà più ad andare da corso Italia verso via Amba Alagi e infine anche via San Quirino e dunque in centro, inserendosi tra macchine e autobus. Certo, il fatto che in progetto tagliasse case e cortili è stata la causa - alcuni anni fa - dell'ultimo rallentamento: il ricorso di un confinante che, avendo colto una discrepanza tra la rappresentazione grafica del percorso e la sua effettiva pianificazione, aveva portato il Comune davanti al Consiglio di Stato. Il ricorso era stato infine accolto.
Dopo la sentenza, che risale ormai ad un paio di anni fa, è stato così necessario ridisegnare, anzi proprio rettificare il tracciato secondo il suo effettivo percorso e così riavviare anche la stessa procedura di esproprio. In pratica si era dovuto ripartire daccapo. «In effetti - spiega Fattor - l'iter è stato molto lungo e complicato. Ma, dopo l'avvio della procedura d'esproprio approvata dalla giunta, si può partire».
Quello di ieri è sicuramente un passaggio importante, non significa però che si potrà, a breve, dare il via ai lavori. Perché - sempre in questi casi - bisogna mettere in conto anche possibili ricorsi contro le procedure di esproprio. Se invece non ci saranno opposizioni, si può sperare in un avvio abbastanza rapido dei lavori. Come detto il tracciato pedo-ciclabile è breve, mentre è molto lungo l'iter burocratico che precede un intervento di questo tipo.