Bolzano. La giunta provinciale li ha presentati come oggetti non risolutivi, né equivalenti alle mascherine di utilizzo medico, ma comunque utili a difendere se stessi e gli altri dalla diffusione dei virus per via aerea.

Sarà sufficiente questa considerazione tecnico-scientifica per ritenere che l’acquisto di 400 scaldacollo potesse avvenire senza alcuna gara in quanto necessari per far fronte ai pericoli di contagio?

Secondo l’assessore thomas widmann e l’ avvocato gerhard brandtätter non c’è alcun dubbio: prima o poi anche gli inquirenti dovranno riconoscere la legittima applicazione della procedura d’urgenza, nell’interesse di tutti.

All’epoca i primi dubbi vennero sollevati a livello sanitario proprio in sede locale. tra gli altri anche la presidente dell’ordine dei medici monica oberrauch sostenne che gli scaldacollo «servivano a poco o nulla ». la valutazione sull’efficacia della semplice copertura di naso e bocca non fu però unanime.

A livello mondiale ci sono massimi esperti in virologia che hanno riconosciuto l’efficacia della protezione delle vie respiratorie. in germania si è fatto paladino di questa tesi anche il professor christian drosten, il più noto virologo tedesco che da berlino ha sempre evidenziato come la semplice presenza anche di un pezzo di stoffa a protezione di naso e bocca possa essere importante perchè in caso di colpo di tosse o starnuto di una persona ammalata si riduce drasticamente la diffusione di micro particelle di saliva infettata. proprio come ha sempre sostenuto la giunta provinciale che non parlò mai di sistema di protezione assoluta ma di aiuto sensibile ad evitare il contagio per via aerea. alle stesse conclusioni giunsero anche altri organismi di controllo sanitario in germania ed in austria. sarà proprio questo il cavallo di battaglia più importante della difesa di thomas widmann e florian zerzer.Ma.be.

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