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Dal tennis al football, al calcio: nuovi gestori per gli impianti bolzanini

Scadute le concessioni, l’amministrazione ha bandito le gare per riassegnare la gestione delle strutture. La Sport City si occuperà di stadio Europa e campi Resia A e B; una società del Varesotto dei campi Ussa di via Parma


Antonella Mattioli


BOLZANO. Per le associazioni sportive il Comune va verso una gestione imprenditoriale degli impianti che rischia di incidere negativamente sull’attività e sulla sopravvivenza stessa dei sodalizi; per l’assessore al patrimonio Stefano Fattor - adesso che custodi storici stanno andando in pensione - si punta invece ad una gestione più razionale, per ridurre o almeno contenere i costi, garantendo un miglior servizio agli utenti. Valutazioni diverse difronte ai risultati delle gare che stanno portando all’uscita di scena di gestori storici.

Stadio Europa e campi Resia

Finora la gestione era separata: campi Resia A e B curati direttamente dal Comune; stadio Europa con campo da football, rugby, calcio da Argeo Tisma, fondatore e presidente dei Giants Bolzano.

«Da fine mese - assicura l’assessore Stefano Fattor - sia i campi da calcio di via Resia che lo stadio Europa saranno gestiti dalla Sport City (la cooperativa diretta da Massimo Moretti che cura la parte italiana della zona sportiva di Maso della Pieve,ndr). La sua è stata l’unica offerta arrivata. Il contratto prevede che il Comune pagherà alla coop circa 100 mila euro l’anno per la gestione delle strutture. In un periodo in cui c’è un’esplosione dei costi, a partire dall’energia, bisogna cercare di razionalizzare le spese, mettendo insieme più impianti».

Conseguenze per gli utenti? «Assolutamente nessuna: l’obiettivo è semmai di migliorare l’offerta», promette Fattor. Le conseguenze le potrebbero avere i “Giants Bolzano” che non avranno più un campo “proprio” per allenarsi.

I campi di via Parma

Non c’è ancora l’ufficialità, ovvero la delibera; ormai però è questione di qualche settimana: dopo vent’anni, la gestione dei campi da tennis di via Parma - due coperti e due scoperti - passa di mano. Dal Centro tennis Ussa ad una società del Varesotto che gestisce già altre strutture e ha offerto un ribasso del 99%. Il Centro tennis Ussa aveva chiesto 104 mila euro per gestire l’impianto per i prossimi sei anni; i concorrenti 0,01 centesimi. Significa costo zero per l’amministrazione.

«Gli uffici - spiega Fattor - stanno completando le verifiche; al momento tuttavia non sembra esserci alcun motivo per non affidare la gestione alla società che arriva da fuori. Nel contratto, ovviamente, è previsto che debbano essere garantite tutte le attività fatte finora».

Il Centro tennis Ussa, già nelle scorse settimane, aveva minacciato di impugnare al Tar la delibera di affidamento ad un altro gestore, sostenendo che la gara non poteva neppure essere bandita. Motivo: il decreto mille proroghe stabiliva - causa chiusure degli impianti e quindi perdita degli introiti per il periodo della pandemia - la proroga fino al 31 dicembre 2023 delle concessioni in scadenza a società sportive senza fine di lucro ed iscritte al Coni; un decreto successivo ha concesso un’ulteriore proroga fino alla fine del 2025.

«Il nostro ufficio legale - ribatte l’assessore - ha già fatto le verifiche: il decreto in questione non si applica, primo perché nessuna delle nostre società sportive è in deficit; secondo perché quella in scadenza, era una concessione con contributo da parte del Comune, non una concessione di gestione».

Polemiche evitate per quanto riguarda la gestione del Palamazzali, per il semplice fatto che il gestore uscente, ovvero il Basket Club Bolzano - unico partecipante - è lo stesso che si è aggiudicato la gara.

Virtus Bolzano e Bozner

La gara verrà bandita in autunno, ma ci sarebbe già una certa preoccupazione tra i dirigenti di Virtus Bolzano, Bozner e Softball che a suo tempo avevano dato vita ad un’ati, per gestire la prima il campo Internorm Arena, la seconda il campo Righi, la terza il campo da softball sui prati del Talvera. Virtus Bolzano e Bozner hanno circa 400 ragazzi iscritti ciascuna e percepiscono dal Comune tra i 50 e i 60 mila euro l’anno a testa per la gestione dei campi. Cifre che spiegano, perché non possono permettersi di perdere la gara.













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