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Dieci tentativi di truffa in un solo giorno

Un uomo ha chiamato alcuni cittadini presentandosi come “capo dell’ufficio di polizia”, dicendo loro di aver arrestato il figlio e che lo avrebbe liberato su cauzione



BOLZANO. Giovedì 25 maggio la Questura di Bolzano ha ricevuto ben dieci segnalazioni di tentativi di truffa, tutte con lo stesso modus operandi. Alcuni cittadini hanno ricevuto delle chiamate sul proprio telefono fisso da un uomo che, affermando di chiamare da un ufficio di polizia e di esserne il "capo", ha comunicato al malcapitato di averne arrestato il figlio.

A questo punto il truffatore ha fatto intervenire un complice, che, fingendosi tale figlio, disperandosi e piangendo, ha chiesto aiuto. Subito dopo ha ripreso la parola il truffatore, che ha chiesto, a titolo di cauzione, denaro o monili per rimettere in libertà il congiunto. Questa volta però nessuno è caduto nella trappola e tutti hanno informato prima i propri figli e poi la polizia.

La Questura, impegnata nelle serate informative organizzate dal Comune di Bolzano nella campagna "Fidarsi è bene, ma non di tutti", ribadisce che la legge italiana non prevede l'istituto della cauzione e che quindi nessun arrestato può essere messo in libertà dietro consegna di denaro, e invita le persone anziane a opporre il proprio rifiuto a queste richieste telefoniche, chiedendo sempre l'intervento delle Forze dell'Ordine al numero unico di emergenza 112.













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