Ambiente

Discarica vecchia di Firmiano, la bonifica procede a gonfie vele 

I rifiuti raccolti in uno spazio ristretto, ora verranno incapsulati per renderli definitivamente inerti. Il Comune: in futuro nuovi campi da tennis e da padel. Parte dell’area verrà destinata ai cani da soccorso della Dolomiten



BOLZANO. Vecchia discarica sotto castel Firmiano, accanto all’Adige. La bonifica dell’area, sfruttata per lo stoccaggio dei rifiuti fra il Dopoguerra e gli anni Sessanta, sta procedendo a gonfie vele, senza intoppi e, anzi, con delle palesi ottimizzazioni di processo rispetto a quanto ipotizzato in fase progettuale. Per gennaio il cantiere sarà terminato ed entro allora sarà dunque possibile per la politica cittadina decidere definitivamente in dettaglio ciò che si vorrà realizzare: un’area verde rinaturalizzata, una nuova zona dedicata alle attività del tempo libero? Certo è per ora il rifacimento dei preesistenti campi da tennis.

Relaziona sullo stato dei lavori, iniziati lo scorso mese di novembre, il responsabile del cantiere, Martin Weiss, del Büro Weiss. «Al momento attuale, abbiamo praticamente completato il riprofilamento della collina dell’intero corpo rifiuti. Praticamente abbiamo raccolto tutti i rifiuti sparsi attorno; li abbiamo recuperati e accumulati in un unico corpo tronco-conico. Così facendo siamo riusciti a ridurre notevolmente la superficie esposta. Adesso copre un’area di dimensioni inferiori ai quattro ettari, che dovrà essere messa in sicurezza permanente».

La discarica sotto Firmiano era stata chiusa negli anni Sessanta. «Fino ad oggi era rimasta semicoperta, o comunque non aperta, in attesa della sistemazione finale che si è affrontata solo da pochi anni, dapprima con la progettazione e ora con la fase esecutiva».

Un momento importante, anzi fondamentale, è questo: «Stiamo raccogliendo separatamente le acque bianche periferiche, che altrimenti, penetrando nel corpo rifiuti, creerebbero percolati inquinanti». Le acque bianche, meteoriche, «sono pulitissime. Una volta raccolte separatamente finiranno nell’Adige, anziché nel corpo della discarica». Le altre acque, nere, continueranno ad uscire dai rifiuti coperti anche in futuro, per anni, e verranno raccolte come in passato in una vasca ai piedi della discarica, di cui è stato previsto l’ampliamento, per poi venire trattate presso il depuratore.

L’intervento più grosso, prosegue Weiss, ossia quello del riprofilamento della discarica, è terminato. Ora è la volta dell’intervento più tecnologico: «L’intera superficie verrà coperta da un multistrato impermeabile, realizzato su nostro personale progetto».

La copertura avrà lo scopo di impedire l’accesso delle acque piovane nella discarica, che così, poi, nei prossimi anni si essiccherà. «Il tutto verrà incapsulato per sempre, in modo che non ci siano più emissioni né liquide, né polverose, né gassose verso l’ambiente». È un progetto molto simile a quello realizzato sempre dal Büro Weiss una decina di anni fa alla cosiddetta discarica nuova, a sud di Castel Firmiano. Una discarica denominata nuova «perché venne sfruttata una volta chiusa quella vecchia, per l’appunto quella ora in fase di bonifica». Alla discarica vecchia, chiarisce Weiss, finora non si sono registrare sorprese negative, «anche perché in fase di progettazione erano stati eseguiti approfonditi sondaggi geo-gnostici, verificando anche le emissioni di gas eccetera. Sapevamo al 99% quello che avremmo trovato nel sottosuolo».

Nelle scorse settimane si è riusciti a restringere ulteriormente l’area, ottimizzando l’intervento in fase esecutiva. I lavori dureranno tutto quest’anno. «La fine è prevista per l’anno prossimo. Dopodiché verrà restituito l’areale dei campi da tennis, che verranno rifatti sopra i rifiuti incapsulati grazie alla copertura impermeabile. In zona discarica salterà poi fuori una superficie pianeggiante, della cui destinazione sarà responsabile il Comune: verde pubblico, qualche altra infrastruttura per il tempo libero.

Si potrà fare di tutto, perché ormai la impermeabilizzazione non lascerà entrare niente. Naturalmente, dopo decenni, dentro i 300 mila metri cubi c’è umidità e perché si asciughi occorreranno anni. Da inizio anno, però, in superficie si potrà realizzare ciò che il Comune deciderà». Chiarisce le intenzioni municipali l’assessore all’ambiente, Chiara Rabini: «Una parte della nuova collina, su area da definire, come stabilito nella scorsa consigliatura era previsto di destinarla ai cani da soccorso dell'associazione Dolomiten. La parte restante potrebbe essere destinata ad area verde con passaggio della Ringpromenade. Nella parte dove c’erano i campi da tennis, questi verranno ripristinati, mentre l’area adiacente dovrebbe essere destinata a impianti sportivi: tennis, padel. Il tutto è comunque da concordare con gli assessorati al patrimonio e allo sport, la giunta, le commissioni. A breve si terranno degli incontri ad hoc». DA.PA.













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