Bolzano

Don Bosco, le proteste degli inquilini Ipes

In via Cagliari e in via Palermo passaggi non desiderati nei garage e nei cortili con furti e danni



BOLZANO. Gli inquilini delle case Ipes di via Cagliari non ne possono più. Il cancello rotto dei garage con accesso da via Milano e uscita su via Udine comporta quello che un residente definisce «un sottobosco di abusivismo». Ci sarebbe da sistemare la campanelliera. E soprattutto il cancello, rotto dallo scorso autunno.

«Già sette anni fa – prosegue il residente – era successa la stessa cosa. Fui rimbalzato da un ufficio all’altro, finché un funzionario mi disse: “Anche nel mio condominio privato succede...”. Non sono discorsi da fare, noi paghiamo regolarmente l’affitto e la proprietà non risponde di un tale problema. Anzi, l’Ipes questa volta ci ha detto che “il carpentiere si è ammalato”. Capiamo che ci sono contratti, ma ormai sono sei mesi che i nostri garage sono esposti a estranei che entrano nel sotterraneo alla ricerca di qualcosa da rubare. Si cerchi un sostituto che ripari il cancello, ora è chiuso soltanto da un fil di ferro. Oppure lo si cambi, o si valuti un impianto di apertura automatica. La mattina bici e moto entrano contromano, la notte è anche peggio».

L’inquilino Ipes invia la foto di un motorino malconcio. «Sono stati smontati motorini, per lo smercio di pezzi di ricambio».

C’è un’altra segnalazione relativa a un caseggiato Ipes. Siamo in via Palermo, civici 60, 62, 64. Un residente avverte che «nel passaggio che conduce in via Milano la sera transitano individui non graditi. Rubano biciclette, sporcano, entrano con i loro cani». Chi fa la segnalazione fa parte di un gruppo di proprietari da tempo impegnato a far valere le proprie ragioni.

«Abbiamo chiesto all’Ipes di chiudere il passaggio, di mettere una sbarra più efficace. Finora sembra che nessuno ci ascolti. Chissà che leggendo il giornale qualcuno dell’Ipes non ci aiuti».













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