Don Bosco, le proteste degli inquilini Ipes
In via Cagliari e in via Palermo passaggi non desiderati nei garage e nei cortili con furti e danni
BOLZANO. Gli inquilini delle case Ipes di via Cagliari non ne possono più. Il cancello rotto dei garage con accesso da via Milano e uscita su via Udine comporta quello che un residente definisce «un sottobosco di abusivismo». Ci sarebbe da sistemare la campanelliera. E soprattutto il cancello, rotto dallo scorso autunno.
«Già sette anni fa – prosegue il residente – era successa la stessa cosa. Fui rimbalzato da un ufficio all’altro, finché un funzionario mi disse: “Anche nel mio condominio privato succede...”. Non sono discorsi da fare, noi paghiamo regolarmente l’affitto e la proprietà non risponde di un tale problema. Anzi, l’Ipes questa volta ci ha detto che “il carpentiere si è ammalato”. Capiamo che ci sono contratti, ma ormai sono sei mesi che i nostri garage sono esposti a estranei che entrano nel sotterraneo alla ricerca di qualcosa da rubare. Si cerchi un sostituto che ripari il cancello, ora è chiuso soltanto da un fil di ferro. Oppure lo si cambi, o si valuti un impianto di apertura automatica. La mattina bici e moto entrano contromano, la notte è anche peggio».
L’inquilino Ipes invia la foto di un motorino malconcio. «Sono stati smontati motorini, per lo smercio di pezzi di ricambio».