Bolzano

Droga tra gli studenti: squadra antispaccio davanti alle scuole 

Il Comune manda la task force della polizia municipale: in due mesi 4 pusher e 41 giovani segnalati. Avvertite le famiglie, se i consumatori sono minorenni. Con l’estate rinforzo di agenti per monitorare i luoghi d’incontro



BOLZANO. Che l’eroina sia tornata non è una novità. Ma è preoccupante che gli agenti in borghese della squadra speciale della polizia municipale ne abbiano sequestrata una dose davanti a una scuola. Hanno sequestrato anche droghe di sintesi, anfetamine di vario tipo. Insieme a queste, 33 spinelli contenenti in media 0,3 grammi di stupefacente e 25,5 grammi di hashish. «Un fenomeno molto preoccupante, ci sono troppi minori a rischio», è greve il sindaco Renzo Caramaschi nel presentare i risultati.

La squadra speciale

Dall’11 aprile è operativa una squadra di sei agenti che pattugliano le scuole per verificare che non ci sia attività di spaccio di sostanze. Ieri il Comitato ordine e sicurezza ha confermato alcuni finanziamenti statali per sostenere il rinforzo del pattugliamento di Bolzano, Bressanone e Merano. Per il capoluogo si parla di una somma di 45 mila euro che permetterà di aggiungere altri due agenti alla squadra in borghese, si spera anche grazie al prossimo concorso di polizia.

L’attività anti spaccio

Una volta individuata una situazione sospetta, gli agenti si avvicinano ai presunti spacciatori o consumatori, si identificano mostrando il tesserino, contestano la sanzione e chiedono che la sostanza sia consegnata loro.

Il risultato di due mesi di attività sono 41 contestazioni per consumo di sostanze stupefacenti, quattro procedimenti penali per detenzione non esclusivamente per uso personale e il sequestro di 33 spinelli, 25,5 grammi di hashish e una dose di eroina, cui si aggiungono varie sostanze di sintesi.

Talvolta sono gli stessi dirigenti scolastici a chiamare le forze dell’ordine. Può capitare, agli agenti della polizia municipale così come a quelli della polizia di Stato o ai carabinieri, di incontrare persone in situazioni da ricovero, pure minorenni in stato di grave necessità di cure urgenti, spesso nella zona della stazione.

Ora, con la chiusura delle scuole, il raggio d’azione si allarga a tutta la città, con particolare attenzione ai luoghi dove i giovanissimi si incontrano la sera.

Il lavoro istituzionale

Il comandante della polizia municipale Fabrizio Piras sa che presto l’attività di spaccio muoverà dalle scuole ai parchi e alle piazze in misura consistente: «Le scuole sono ambienti di estrema rilevanza. È importante contribuire al contrasto di questo fenomeno, che si tratti delle scuole e non».

Alla segnalazione seguono interventi sul piano sociale. «Spesso i giovanissimi consumatori o spacciatori – così il sindaco – vengono da famiglie che non riescono a seguirli o che non comprendono la gravità di questa situazione».













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