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Druso est, nel nuovo asilo “immersione” in inglese  

Primo progetto di questo genere nella scuola di lingua italiana. Sfumata l’ipotesi di introdurre il russo annunciata nel 2018. L’assessore Vettorato: «La competenza didattica è nostra, puntiamo su un progetto innovativo»



BOLZANO. Si parlerà in italiano; si giocherà in tedesco ma - e questa dovrebbe essere la novità - la gestione linguistica degli spazi condivisi e dei laboratori sarà affidata ad un’insegnante di madrelingua inglese. «È un progetto innovativo: il primo di questo genere che viene attuato nella scuola di lingua italiana dell’Alto Adige», assicura Manuela Pierotti, direttrice delle scuole dell’infanzia.

Niente russo

La Provincia risponde così a chi in Comune è rimasto deluso nell’apprendere che nella nuova scuola dell’infanzia, che sorgerà in viale Druso, non ci sarà - come annunciato nel 2018 dall’allora assessora Monica Franch - un programma linguistico che oltre ad italiano, tedesco, inglese avrebbe dovuto prevedere anche l’inserimento del russo o in alternativa dello spagnolo.

«Abbiamo già problemi con il tedesco - ammette in maniera molto realistica l’assessore provinciale Giuliano Vettorato - credo che sia più opportuno concentrarsi su italiano, tedesco, inglese. Del resto la competenza su didattica e personale è della Provincia; non certo del Comune che deve occuparsi invece di mettere a disposizione gli immobili. Stiamo lavorando ad un progetto nuovo che punta sull’inglese, a partire dalla scuola dell’infanzia».

Pierotti lo sta seguendo in prima persona, in collaborazione con la sovrintendenza italiana e l’intendenza tedesca, nell’ambito delle iniziative per il plurilinguismo.

«La scuola dell’infanzia che sorgerà nel nuovo quartiere Druso est - spiega la dirigente scolastica - vedrà sotto lo stesso tetto una cinquantina di bambini, divisi tra una sezione di lingua italiana e una di lingua tedesca. L’edificio sarà strutturato per avere diversi spazi comuni in modo che i bambini dei due gruppi abbiano più momenti d’incontro e di condivisione».

La precisazione è d’obbligo, perché in Alto Adige condividere lo stesso edificio non significa necessariamente fare cose assieme: anzi le iniziative di scambio continuano ad essere piuttosto deficitarie.

Immersione in inglese

«Attualmente - spiega Pierotti - nelle scuole dell’infanzia c’è un’ora di inglese a settimana. Nella scuola di Druso est verrà sostituita da un programma che prevede l’uso veicolare della lingua negli spazi condivisi e nei laboratori. Abbiamo già individuato l’insegnante di madrelingua cui verrà affidata la sperimentazione che partirà nell’anno scolastico 2024-2025, quando aprirà i battenti il nuovo complesso».

Obiettivo: favorire un primo contatto “strutturato”con le lingue già nella primissima infanzia. Perché in base agli studi di linguistica, didattica e neuroscienze, se calibrato sulle capacità cognitive, gli interessi e le motivazioni del gruppo di bambini con cui si lavora, facilita l’apprendimento graduale delle lingue. A.M.













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