Ecco i tre scenari possibili per il riavvio delle lezioni 

Le ipotesi. Se il contagio da Covid sarà prossimo a zero, lezioni normali e niente mascherine In caso di nuovo lockdown didattica a distanza spinta. Nel caso intermedio entrate scaglionate



Bolzano. Più le incertezze delle certezze, ma gli scenari previsti dalla task force provinciale sul rientro a scuola sono tre: riapertura normale nel caso che il virus scompaia, lockdown totale nel caso di sua potente recrudescenza, in mezzo il limbo, con soluzioni intermedie.

“La ripresa delle attività didattiche a settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico, è oggettivamente condizionata da una serie di fattori, che, al momento, si possono solo ipotizzare e valutare con le dovute cautele. Al momento sappiamo che la scuola inizierà il 7 settembre e per la riapertura abbiamo individuato 3 scenari possibili”, sottolinea l’assessore Vettorato.

I tre scenari

Nel caso di un contagio prossimo allo zero, il cosiddetto scenario verde, si prevede che rimangano valide le norme sull’assembramento e l’igiene, la mascherina non si porterebbe in classe ma solo negli spazi comuni o quando il distanziamento non fosse possibile. Lo scenario grigio presuppone una situazione simile a quella di fine maggio, quando il Comitato tecnico scientifico ha rilasciato le sue indicazioni. Quindi le norme potrebbero prevedere il rispetto del metro di distanza e dispositivi di protezione per docenti e studenti dai 6 anni in su. Ogni istituto dovrà adottare delle linee guida, che potrebbero prevedere ingressi scaglionati (più ingressi), spazi aggiuntivi per la didattica, lezioni inferiori a 60 minuti e possibile orario “integrato” per il primo periodo dell’anno. Lo scenario rosso rappresenta l’ipotesi peggiore, ovvero quella in cui vi sia un ritorno della pandemia ai livelli di marzo 2020. Potrebbe richiedere un nuovo lockdown, con conseguente didattica a distanza (riformulata e migliorata) e l’utilizzo di ulteriori canali comunicativi.

Gli orari scaglionati

Per quanto riguarda gli orari effettuati dalle singole scuole, va precisato che questi verranno stabiliti dai singoli istituti, che si atterranno alle seguenti indicazioni generali: scuola dell’infanzia. In base alle indicazioni del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, si prevede che l’ingresso dei bambini nelle scuole dell’infanzia avverrà in modo scaglionato. Ogni direzione potrà prevedere orari di entrata e uscita differenziati, soprattutto nelle scuole che non dispongono di più accessi, con i seguenti orari indicativi: dalle 7.45 alle 9 al mattino e dalle 13.45 alle 14.45 per l’uscita pomeridiana. Al momento, inoltre, le indicazioni dell’Azienda Sanitaria per la ripartenza a settembre non impongono alcun limite al numero di bambini per gruppo (quindi sono possibili anche sezioni da 25 piccoli); vengono inoltre privilegiate le attività all’aperto, evitando però la condivisione di giardini o spazi aperti.

Per la scuola del primo ciclo, le attività si concentreranno in una fascia oraria compresa tra le 7:40 e le 13:30, all’interno della quale le scuole definiranno il proprio orario. Tutte le scuole, però, stanno lavorando per individuare modalità che consentano di attivare i rientri pomeridiani settimanali. Per la scuola secondaria di II grado si prevedono diversi scenari. Nell’ipotesi migliore, che corrisponde allo scenario verde, gli studenti rientrerebbero con ingressi scaglionati ad orario pieno, con una didattica in presenza, calibrata con forme di didattica a distanza. Nel caso si verificasse lo scenario grigio, l’orario sarebbe compattato ed articolato fra presenza (nella massima parte possibile) e didattica a distanza, ma in forma differenziata in relazione all’indirizzo (licei, tecnici o professionali). Nella sfortunata ipotesi di un nuovo lockdown, lo scenario rosso, si pensa di riproporre una esperienza forte di didattica a distanza (solidamente articolata sull’esperienza svolta nel trimestre della primavera 2020), quale attività di preparazione al rientro in condizioni di normalità. “Sarà istituito un tavolo operativo, come disposto nel Piano scuola – ha spiegato ieri l’assessore Vettorato - per permettere a tutti i portatori di interesse di interagire in un unico contesto, nonché di monitorare e coordinare le operazioni per una maggior ottimizzazione delle risorse e dei tempi. Sarà inoltre individuato un gruppo di lavoro con esperti per realizzare le linee guida per la didattica digitale integrata”.













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