Escursionista trentina muore in Austria

La vittima è una infermiera di 69 anni. La tragedia sulle montagne dello Stubai a quota 3200 metri



BOLZANO. Ha fatto in tempo a lanciare un grido. Poi, è caduta per oltre cento metri finendo in un crepaccio. E’ morta così, ieri mattina alle 7,30, a quota 3.200, vicino alla Pfaffensattel (la Cima del Prete) sulla cresta di confine tra Italia e Austria, sul versante austriaco, Olga Massenzi, 69 anni infermiera in pensione di Pergine. Appassionata di montagna e alpinista esperta, era andata oltreconfine con una gita della Sat di Pergine.

A guidarla proprio il presidente della sezione, Cesare Pirotta. L’obiettivo della gita era raggiungere allo Zuckerhult (Pan di Zucchero) a quota 3.145 metri per ammirare le magnifiche montagne dello Stubai.

La comitiva era composta da 17 persone divise in quattro gruppo. Ogni gruppo aveva una guida della Sat. Olga Massenzi faceva parte proprio del gruppo guidato dal presidente Pirotta che racconta con dolore e angoscia quello che è successo: «Abbiamo pernottato al rifugio Cima Libera, a quota 3.145. Siamo partiti alle 6,30 di ieri mattina ed eravamo in marcia da un’ora. Stavamo percorrendo un sentiero di cresta per arrivare alla Cima del Prete. Non eravamo in cordata perché durante il sopralluogo del giorno prima avevamo valutato che il sentiero non avesse particolari difficoltà. C’erano passaggi di secondo grado più vicino alla Cima e avevamo previsto, casomai, di metterci in cordata in quel punto. Il sentiero, comunque, è sulla cresta. Da un lato c’era un salto di una trentina di metri che finiva in un nevaio tranquillo, ma dall’altro c’era una specie di strapiombo di almeno un centinaio di metri che finiva in un crepaccio di qualche metro che sta ala fine del ghiacciaio. Olga è caduta proprio da quella parte. Io ero davanti a lei. le avevo chiesto poco prima: “Come va?” E lei mi aveva risposto che andava tutto bene. Poi tutti noi abbiamo sentito quell’urlo straziante. Mi sono voltato e l’ho vista cadere. Eravamo tutti impotenti e allibiti mentre è sparita dietro a una sporgenza, con lo zaino che le si staccava dalla schiena».

Pirotta spiega che la zona era stata valutata idonea durante un sopralluogo del giorno precedente e aggiunge che Olga Massenzi era molto esperta: «Era molto in gamba. Veniva a quasi tutte le nostre gite. Era stata l’anno scorso sul Similaun e due anni fa sul Civetta. Dimostrava molti meno anni rispetto alla sua età. E’ stata una tragica fatalità».

Sono stati proprio i compagni di escursione a lanciare l’allarme. Il corpo della donna è stato recuperato dalle squadre di soccorso e ricomposto nella cappella mortuaria dell’ospedale di Innsbruck.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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