Oggi in Duomo messa solenne alle 10 e vespro alle 15

Festa dei santi Ingenuino e Alboino La città ricorda i suoi patroni



 BRESSANONE. Domani Bressanone festeggia i santi patroni diocesani Ingenuino ed Alboino. Alle 10 in Duomo il vicario generale e decano del Duomo Josef Matzneller celebrerà una messa solenne animata musicalmente dal coro del Duomo che eseguirà la messa in Do maggiore di Rheinberger sotto la direzione del maestro Heinrich Walder e con l'accompagnamento all'organo del professor Franz Comploi. Alle 15 avrà luogo un vespro solenne.  A Bressanone i vescovi Ingenuino (+605) ed Alboino (+1005) sono venerati da più di mille anni. A loro è stata affidata la protezione della diocesi. Le reliquie di Sant'Ingenuino furono traslate da Sabiona a Bressanone attorno al 963. Alboino invece fu il primo vescovo brissinese. Era di stirpe romana e faceva parte di quella popolazione che si era andata affermando nell'area alpina dall'epoca dell'occupazione romana nel 15 avanti Cristo fino al 6º secolo. Poi questo popolo fu minacciata dall'invasione di popoli germanici. Il vescovo Ingenuino, in quanto il più minacciato da questa migrazione di popoli nordici, si fece portavoce dei vescovi longobardi inviando una lettera a Costantinopoli per chiedere aiuto all'imperatore Maurizio, benché questi fosse in conflitto con il sommo pontefice romano.  All'interno del duomo brissinese le reliquie di Sant'Ingenuino trovarono diverse collocazioni: nel 1141 il vescovo Artmanno dispose che anche i resti di Sant'Alboino, situati davanti all'altare di Santa Agnese, venissero traslati sull'altare maggiore. Qui le reliquie dei due santi rimasero fino a quando nel 1603 il vescovo Christoph Andreas von Spaur le fece collocare davanti all'altare di Sant'Agostino, dove venne eretta una tomba marmorea con relativa scritta e attorniata da una cancellata di ferro. Ma i resti dei santi patroni vennero ben presto sistemati in due preziosi reliquiari. Nel chiostro è tuttora conservata la loro lapide funebre risalente al 16º secolo. Dopo la costruzione del duomo barocco (1745-50) le reliquie dei santi Ingenuino ed Alboino furono collocate sull'altare di San Cassiano, dove tuttora sono venerate.  In un calendario del 1441 la festa dei due santi risulta elencata fra quelle comandate. Nel sinodo brissinese del 1449, invece, il vescovo Röttl si lamenta del fatto che le feste dei santi patroni diocesani Cassiano, Ingenuino ed Alboino, in alcune località della diocesi venivano sì ricordate tramite il riposo festivo ma non erano accompagnate dalla frequenza alle liturgie. Per questo intimò a tutti di celebrare solennemente queste festività. Da un documento del cardinale Niccolò Cusano (1450-1464) si evince che le feste dei patroni diocesani allora erano di prima classe. La disputa è andata avanti per secoli: sinora comunque a Bressanone la festa dei santi patroni Ingenuino ed Alboino è sempre stata celebrata con grande solennità.

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