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Finalmente il via alla ciclabile dietro le caserme Huber

La pista avrà la larghezza di quelle che la circondano e sarà videosorvegliata


Paolo Campostrini


BOLZANO. Quello di via della Vigna è probabilmente il progetto di ciclabile più contestato e travagliato tra tutti quelli che hanno percorso Bolzano negli ultimi decenni. «Ora ci siamo» annuncia Stefano Fattor. Il quale, un po' di tempo fa ma non troppo, mentre si stava inaugurando il tratto di pista abbastanza strategico di via Böhler nonostante le sue piccole dimensioni, aveva tracciato l'orizzonte per via Vigna: «Avvio a settembre con i lavori».

Ora siamo a fine ottobre e il cronoprogramma prevede l'installazione del cantiere nei prossimi giorni, forse già domani. Dunque con lieve ritardo. La consegna dell'infrastruttura è prevista per la primavera prossima. «Intanto si definisce il cantiere e le attrezzature - dicono in Comune - poi, nel caso, affronteremo eventuali problemi». Un'opera che si ritiene in grado di coprire un "buco" nella geografia della mobilità sostenibile tra i tracciati lungo via Vittorio Veneto e via San Maurizio e quelli che li attendono in zona ospedaliera. Ma che coglie un'esigenza specifica per un quartiere - la nuova zona di espansione di Druso Ovest-Prati Gries - che vive dal suo esordio problemi di gestione del traffico, tra assenza di parcheggi di superficie e desideri di connessione più agevoli col centro città da una parte e via Resia e viale Druso dall'altra.

La pista è data in avvio progettuale proprio dalla zona del tanto contestato cancello di via della Vigna, che preclude in passaggio interno verso il nord urbano. Per la precisione l'innesto si trova non lontano dal piccolo campo giochi che affianca il cancello che chiude al traffico le campagne, penetra sfilando a fianco del verde comunale che si trova nei pressi del condominio "Le Terrazze", uno dei più identitari della nuova zona di espansione a pochi metri dal perimetro delle caserme Huber in via di dismissione e di quella del comando provinciale dei vigili del fuoco. Per arrivare infine al termine del rione e innestarsi a sua volta con la "spaghettata" ciclabile nel quadrante del San Maurizio. La pista in avvio di costruzione dai prossimi giorni e nelle prossime settimane avrà la larghezza di quelle che la circondano ma sarà anche videosorvegliata per garantire la sicurezza h24 e possiede in progetto un rapporto molto integrato col verde che si troverà ad incrociare. Questo significherà anche una serie di interventi ex novo sul piano dell'arredo urbano.

Si tratta in sostanza di un raddoppio dell'offerta già esistente su via Vittorio Veneto in termini di direttrice di penetrazione verso l'ospedale ma risolve ampiamente le esigenze attuali di mobilità interna tra gli attuali assi e la possibilità di una loro connessione trasversale con viale Druso e l'interno di Druso Est o Prati di Gries che dir si voglia.













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