Finita la “guerra del tram” riparte ora quella degli autobus 

I mezzi pubblici. Creata una corsia preferenziale per i mezzi Sasa lungo un tratto di via Lancia in zona industriale Si intende agevolare in particolare le linee 18 e 111, i ritardi erano la regola. Stagni (FdI): tolto spazio a ciclabili e parcheggi



Bolzano. Finita la guerra del tram, riparte quella dei bus. Il nuovo fronte è in via Lancia. Qui è apparsa una corsia dedicata per i mezzi pubblici e, all’istante, è partita all'offensiva la destra: "Ha ristretto lo spazio, tolto le ciclabili e anche molti parcheggi" tuona Stefano Stagni, coordinatore di Fratelli d’Italia. Cosa è accaduto? Che il Comune ha deciso di fare andare più spediti i bus provando a non incidere sulla viabilità ordinaria. Per prima cosa le misure. «Si tratta di una corsia di 170 metri», chiarisce Ivan Moroder. Il responsabile della viabilità comunale spiega anche la filosofia d’impiego dell’operazione: «Ci era stato fatto notare che tutti i mezzi provenienti da Laives che compivano questo tragitto accumulavano regolarmente dai quattro ai cinque minuti di ritardo. C’erano proteste degli utenti e precise richieste del gestore». La corsia, dunque, intende privilegiare in particolare le linee 18 e 111 che partono da sud, raccolgono passeggeri a Laives e a San Giacomo e affrontano questo asse di via Lancia come penetrazione verso il centro urbano. Nella situazione precedente si trovavano ad intercettare il traffico della Zona. Il quale, soprattutto nelle ore di punte, costituiva un ostacolo spesso insuperabile. Da qui i ritardi, che stavano diventando la regola. «Ora i mezzi troveranno invece una direttrice sgombra e diretta fino al Twenty e sia Sasa che i passeggeri potranno programmare meglio i loro spostamenti», commenta ancora Moroder. Ma la velocizzazione delle linee ha avuto un ulteriore aiuto dallo sgombero di parte del cantiere attualmente in via Siemens, aperto mesi fa per ammodernare tutte le linee ad alta tensione che servono le grandi fabbriche della Zona stessa. Al centro del mirino, dunque, c’è l’orizzonte mezzo pubblico da far viaggiare sempre più velocemente per renderlo concorrenziale rispetto al privato. Questo sta all’origine della nuova corsia in via Lancia. «Ma i disagi sono molti - insiste Stagni - perché non solo i ciclisti si vedranno costretti, in quel tratto, anche a salire sul marciapiede ma i mezzi delle aziende che devono entrare nei cortili o parcheggiare oltre, dovranno tagliare la corsia». Per il coordinatore di Fratelli d'Italia, che ha aperto una polemica molto dura su questa nuova corsia anche sui social, si tratterebbe «di un Comune a cui non sta molto a cuore la sicurezza dei cittadini, visti i problemi che sia i ciclisti che gli automobilisti dovranno affrontare in quel tratto di via Lancia». La corsia, comunque, così si può notare dalla foto dall’alto, riesce a mantenere intatte le due corsie per i mezzi privati al suo fianco. Il Comune, in sostanza, sembra impegnato nel difficile compromesso di non eliminare nessuna corsia per le auto e, contemporaneamente, rendere più veloci i mezzi pubblici dedicando loro, quanto più possibile e anche in tratti complicati come via Lancia, assi di scorrimento non intralciati dalla viabilità ordinaria. «Teniamo conto - conclude Ivan Moroder - che la corsia colorata per la Sasa non è una corsia in meno per le auto, ma una vera e propria terza corsia. Si tratta di accettare questa convivenza». La quale, anche dopo o proprio soprattutto dopo l’esito del referendum sul tram, dovrà essere sempre più al centro delle scelte viabilistiche municipali. Non ci saranno più i binari ma le corsie bus, a questo punto, dovranno inevitabilmente svilupparsi.P.C.















Altre notizie

Attualità