STORIA A LIETO FINE

Gattino viaggia da Torino a Bolzano nel vano motore: i vigili lo salvano

In via Mozart si sentiva un miagolio. L’intervento di due agenti lo ha salvato

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BOLZANO. Sembra una favola a lieto fine, una storia che ha dell’incredibile e per certi versi del miracoloso. E’ quanto accaduto ieri, domenica 30 maggio 2021, nel quartiere Firmian.

La gioia del vigile bolzanino dopo il salvataggio del gattino incastrato nel motore

Assieme a un collega è intervenuto in via Mozart, dove dal cofano motore di un’autovettura parcheggiata si era sentito un miagolìo. I due agenti hanno smontato la copertura in plastica della testata del motore riuscendo ad estrarre la bestiolina. Il micetto stava bene.

Sono le 9.30 del mattino quando al centralino di via Galilei giunge una chiamata da parte di un cittadino: in via Mozart, dal cofano motore di un’autovettura parcheggiata, si sente un miagolìo. In pochi minuti su posto giunge una pattuglia, gli agenti comunicano la targa alla centrale operativa, la macchina è intestata ad una donna di Torino. Si prova allora ad inserire il cognome nella banca dati dell’anagrafe cittadina e la ricerca da i frutti sperati: in via Mozart abita una signora con quel cognome, si scoprirà poi essere la mamma della proprietaria dell’automobile, che in quel momento fortunatamente è in casa.

Gattino incastrato nel motore, salvato dai vigili di Bolzano

E' accaduto ieri, domenica 30 maggio 2021, nel quartiere Firmian. In via Mozart, dal cofano motore di un’autovettura parcheggiata, si è sentito un miagolìo. Due agenti hanno smontato la copertura in plastica della testata del motore riuscendo ad estrarre la bestiolina

Quando le viene spiegato dagli agenti il motivo dell’intervento, la donna pare non abbia dubbi; spiega infatti che vive in campagna, alla periferia di Torino, e che la sua gatta ha da poco partorito. Teme possa trattarsi di un gattino di quella cucciolata. Viene aperto il cofano, il gattino è incastrato in un’ansa vicino al passaruota, un agente prova ad afferrarlo ma lo spazio ridottissimo non lo permette. I due agenti decidono allora di smontare la copertura in plastica della testata del motore, riescono a guadagnare qualche centimetro, quel tanto che basta per afferrare delicatamente il gattino ed estrarlo da quello scomodo e pericoloso rifugio. Dopo 450 chilometri trascorsi nel vano motore di una macchina il cucciolo sta’ bene, è un po’ spaventato e ha tanta fame. Ad attenderlo le amorevoli coccole dell’incredula padrona.

 













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