Giù palazzo Christanell arriva una torre d’uffici 

Via Renon. Nell’edificio si trasferirà la ripartizione provinciale al personale. Costo 11 milioni L’assessore Bessone: «In questo modo risparmieremo circa 800 mila euro l’anno di affitti»  



Bolzano. Non è solo il Comune che sta rigenerando strade e infrastrutture in questa estate post pandemia, tra scavi e cantieri. Anche la Provincia ci mette del suo. Via Renon, ad esempio: sta diventando un distretto di rivoluzione urbanistica in continua progressione. Dopo la nuova stazione delle autocorriere, la rinnovata piazza Magnago, poi il progetto di rifacimento del palazzo del consiglio provinciale, e ancora la riqualificazione del centro diocesano. E ora via Renon 7. Lì è venuto giù tutto in questi giorni. Tanto che il vecchio palazzo Christanell ora è solo un cumulo di rovine. Al suo posto, tempo un anno o poco più, sorgerà il palazzo del personale , con dentro almeno 150 postazioni lavorative che ospiteranno, appunto, gli addetti all'ufficio personale di palazzo Widmann. Nuova architettura, uso di materiali riflettenti e vetro, l'edificio in fieri si troverà proprio di fronte al suo confratello provinciale tutto bianco e nitido che accoglie altri uffici della stessa natura. In sostanza: la Provincia si sta allargando a macchia d'olio.

Sta nascendo un distretto amministrativo fatto di nuove architetture che, anche se a tratti disomogenee e non coerenti, portando modernità in luoghi fino a poco fa preda del degrado costruttivo, tra mura che chiudevano la via rispetto all'areale ferroviario e vecchi edifici con poca identità storica. Il costo di questa nuova operazione? Poco più di 11 milioni di euro. «Ma l'ente pubblico in questo modo risparmierà 800 mila euro l'anno», commenta Massimo Bessone. L'assessore provinciale al Patrimonio vuol significare che, con questo luogo che ospiterà più di cento impiegati, la Provincia in qualche anno senza più affitti (l'edificio dove lavorano oggi quelli stessi provinciali, al civico numero 13 di via Renon, e che tra un po' traslocheranno è infatti di proprietà di una banca) si ripagherà quasi per intero il costo del nuovo investimento immobiliare. Resta il fatto che Bolzano sta vedendo nascere in quel quadrante un vero "distretto amministrativo" di matrice provinciale, fatto di interventi estetici importanti ( quello attuato per piazza Magnago dall'architetto Fierro) di riqualificazioni (come per il palazzo del consiglio provinciale) e di nuove edificazioni lungo via Renon.

In particolare in via Renon 7, dove si è appena conclusa la demolizione, salirà un edificio di otto piani. Di cui tre interrati. In giugno la ditta incaricata, gruppo formato da Sice, Lovisotto e Icras, aveva innalzato la gru e iniziato l'intervento. Ora la demolizione è conclusa e saranno avviati i lavori strutturali, iniziando dagli scavi per gli interrati. Certo, secondo i programmi, il cantiere avrebbe dovuto essere aperto molto prima ma il lockdown ha rallentato questi come una infinità di altri lavori. Il Comune ha a sua volta collaborato con la Provincia per quanto riguarda la viabilità, consentendo restringimenti di carreggiata nei giorni di più intenso lavoro di cantiere e, a tutt'oggi, spostando gli attraversamenti pedonali su un unico lato della strada, quello verso la stazione ferroviaria. È probabile che anche gli interventi di messa a punto definitiva sulle rotonde disegnate durante l'ultimazione della stazione dei bus e tutta la segnaletica orizzontale, possano essere avviati una volta conclusi questi nuovi cantieri. P.CA.

©RIPRODUZIONE RISERVATA .













Altre notizie

Attualità