Giornata di sangue sull’A22 Un morto e quattro feriti
Due tamponamenti a sud di Bolzano. Nel primo schianto Giovanni Fragale, commerciante molto noto in città, ha riportato gravi ferite alle gambe. L’altro incidente nel pomeriggio: a perdere la vita un uomo della provincia di Bari
Bolzano. È stata una giornata di sangue, quella di ieri, sull’autostrada del Brennero. Due gli incidenti gravissimi, avvenuti a poche ore di distanza, nello stesso tratto di carreggiata - quella nord - pochi chilometri a sud di Bolzano. Nel primo è rimasto gravemente ferito un noto commerciante bolzanino, il quarantaquattrenne Giovanni Fragale, originario di Platania, titolare di tre negozi di ortofrutta e prodotti calabresi in città. Nel secondo schianto, invece, ha perso la vita un uomo, originario del barese, che era al volante di un furgone.
Il primo schianto, ieri mattina, alle 8.56, ha coinvolto due tir, che si sono tamponati al chilometro 90 + 200, in carreggiata nord che, nella pratica, si trova a una decina di chilometri sopra Egna. Per cause ancora in via d’accertamento da parte della Polizia stradale, il mezzo pesante con targa polacca che era davanti ha all’improvviso frenato. Subito dietro viaggiavano una vettura e un altro autoarticolato frigo di una ditta di Piacenza, su cui si trovava Fragale. Tutto è accaduto in pochi istanti e il bilancio del tamponamento, pur grave, avrebbe potuto essere ancora più pesante. La vettura che si trovava tra i due tir è stata tamponata anch’essa con violenza, ma anziché finire sotto il camion che la precedeva, è stata “spinta” sulla corsia di sorpasso, a sinistra. Questo ha evitato che la vettura finisse schiacciata tra i due giganti. L’impatto è stato violentissimo e la cabina del camion finito contro quello che lo precedeva si è letteralmente accartocciata su se stessa, intrappolando l’uomo al volante. Sul posto, nel giro di pochi minuti, sono arrivati i vigili del fuoco permanenti di Bolzano, i volontari di Egna, una pattuglia della polizia stradale e ambulanze della Croce Bianca. La situazione di Fragale, intrappolato sul camion caricato il giorno prima in Calabria, è parsa subito molto grave e, per questo, è stata chiusa al traffico anche la corsia sud dell’A22, per dare modo all’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di atterrare in sicurezza. Il quarantacinquenne è stato liberato con le pinze idrauliche e trasferito d’urgenza all’ospedale San Maurizio di Bolzano. Le sue condizioni sono molto serie - ha riportato lesioni e ferite gravissime alle gambe - ma non sarebbe in pericolo di vita. Illeso, invece, il guidatore del tir tamponato e ferite lievi, invece, per i due occupanti la vettura tamponata. Entrambi miracolati.
Il secondo, tragico schianto, alle 16.03, sempre in carreggiata nord, ma circa tre chilometri più giù rispetto a quello avvenuto in mattinata. Ancora un tir tamponato dopo un brusco rallentamento, ma stavolta, anziché un mezzo pesante, contro il “bisonte” della strada è finito un assai più vulnerabile furgone frigorifero noleggiato a Castellana Grotte, in provincia di Bari, e guidato da un uomo residente nella stessa provincia pugliese. Anche in questo caso, l’impatto è stato violentissimo e il furgone s’è “infilato” sotto il rimorchio dell’autoarticolato, non lasciando scampo al guidatore, estratto ormai senza vita dall’abitacolo. Anche in questo caso, per consentire ai soccorsi di essere rapidi, s’è deciso di chiudere anche la corsa sud, in prossimità dell’incidente, così da permettere all’elicottero – nel pomeriggio è intervenuto il Pelikan 1 – di atterrare il più vicino possibile al luogo dell’intervento. Un’altra persone, che sedeva al fianco dell’uomo deceduto, ha riportato ferite lievi ed è stato trasferito anch’egli al San Maurizio. Liberata in meno di mezz’ora la corsia sud, la corsia nord è rimasta chiusa a lungo, per dare modo agli agenti di compiere i necessari rilievi, terminati i quali sono iniziate le operazione di rimozione dei mezzi e di successiva pulizia della carreggiata. Sulla corsia nord, rimasta chiusa a lungo, ila viabilità è tornata alla normalità solo qualche ora più tardi. Tutto questo, ovviamente, ha causato lunghe colonne in entrambe le direzione. Stessa cosa era accaduta in mattinata con conseguenze ancora più pesanti per il traffico, sicuramente più intenso. Sia da nord che da sud, la coda di automezzi ha raggiunto circa i cinque chilometri di lunghezza e il traffico è tornato alla normalità solo in tarda mattinata.
Ancora da chiarire cosa abbia causato l’improvviso rallentamento dei tir tamponati, che ha colto alla sprovvista i guidatori dei mezzi che seguivano. In quel punto, infatti, al momento dello schianto, non c’erano cantieri e non era presente qualsiasi altro tipo di ostacolo. Anche su questo fronte, gli agenti della Polizia stradale stanno compiendo degli approfondimenti.
La giornata di sangue dell’A22, quindi, s’è conclusa con una persona morta e quattro feriti, uno dei quali grave.