Gnecchi entra nella segreteria Si occuperà di welfare per il Pd 

La scelta di Zingaretti. L’ex deputata altoatesina: dobbiamo combattere contro la povertà «Niente polemiche, abbiamo un segretario inclusivo: ha voluto dare un segnale di discontinuità»


Maurizio Dallago


Bolzano. La scelta è stata fatta dal segretario Nicola Zingaretti e così Luisa Gnecchi entra nella nuova segreteria nazionale del Pd. L’incarico? L’ex parlamentare altoatesina si occuperà di welfare. Insomma il tema di una vita, visti i suoi trascorsi. Dopo la maturità classica l’assunzione all’Inps, quasi in contemporanea la partecipazione all’apertura del consultorio Aied. Attiva nel sindacato Cgil/Agb, diviene prima segretaria del pubblico impiego (1989), poi segretaria generale in Alto Adige (1996-1998). Nel novembre del 1998, entra nel consiglio provinciale, eletta nella lista "Progetto Centrosinistra". Dal 1999 al 2003 è assessore provinciale al lavoro, scuola e formazione professionale italiana. Rieletta in consiglio provinciale il 26 ottobre 2003 nella lista Pace e diritti insieme a sinistra (che riuniva sotto lo stesso simbolo Ds, Sdi, Prc ed esponenti della società civile). Confermata in giunta, dal dicembre 2003 è stata vicepresidente della Provincia e assessore al lavoro, innovazione, pari opportunità, cooperative, formazione professionale e scuola in lingua italiana. Nel 2006 Luisa Gnecchi diviene inoltre vicepresidente della Regione. Nel 2007 aderisce al Partito democratico e l’anno successivo viene eletta alla Camera. Nel 2013 altre elezioni e conferma a Montecitorio, dove è rimasta fino al 2018. In entrambe le legislature è stata componente della Commissione lavoro.

E adesso? «All’opera per combattere le diseguaglianze e tutte le forme di povertà, ripartendo dai giovani e dalle donne parecchio penalizzate», risponde Luisa Gnecchi. «Per questo incarico in segreteria avevo dato la mia disponibilità a marzo scorso e sul tema del welfare cercherò di mettere a frutto la mia esperienza», ancora l’ex parlamentare che ieri trovavi a prestare opera di volontariato per lo stand dell’Aied alla festa di Gries. Non le piacciono le scelte sui reddito di cittadinanza e su quota 100 portate avanti dall’attuale governo. «Nel primo caso si sarebbe dovuto andare avanti con il nostro reddito di inclusione, ampliarne la portata ed i fondi a disposizione, nel secondo si tratta di una misura che esclude i più deboli».

Fatta la nuova segreteria, non sono mancate le polemiche da parte dei renziani, rimasti esclusi dalle nomine. E Gnecchi che ne pensa? «Nicola Zingaretti è un segretario inclusivo e lo ha già dimostrato anche alle recenti elezioni europee. Certo è una segreteria che afferma una certa discontinuità», è la risposta.













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