La testimonianza

«Ho quasi 80 anni e tengo un taser in auto per i bulli»

Il lettore ci scrive dopo la lite tra automobilisti di via Campiglio finita a colpi di pistola elettrica: «So che è vietato dalla legge ma con questi livelli di aggressività ho preferito dotarmene ugualmente»



BOLZANO. Domenica 13 aprile, su queste pagine, abbiamo dato la notizia del 71enne che, in via Campiglio a Bolzano, dopo un sorpasso azzardato, ha usato il taser contro un automobilista di 35 anni con cui stava litigando. L'anziano è stato denunciato per i reati di "porto abusivo di armi", perché la legge vieta la vendita e la detenzione della pistola elettrica, e "lesioni aggravate con l'utilizzo di un'arma".

Un episodio inquietante su cui, però, un nostro lettore fornisce una diversa chiave di lettura. Lui, il nostro lettore, ha un nome e un cognome, ma nelle risposte alle sue numerose lettere al giornale è sempre stato chiamato "l'uomo dai capelli lunghi". Ebbene, alla nostra redazione ha rivelato di essere «ormai un prossimo ottuagenario, poco sicuro nel deambulare».

Non solo. «Ultimamente - scrive - sono stato avvicinato da due delinquenti che, dopo avermi minacciato e derubato, mi hanno pure gettato a terra procurandomi contusioni e fratture. Da quel giorno vivo nel terrore e quasi stento a uscire di casa. Ho pensato che non è giusto rimanere rinchiusi in casa come un vecchio recluso e che fosse meglio combattere questo mio stato d'animo procurandomi uno strumento di difesa. La mia scelta è caduta sul taser: so che è fuorilegge, ma piuttosto che rimanere prigioniero in casa ho preferito dotarmene ugualmente».

Ovviamente, né lui né il 71enne protagonista dell'episodio riportato dall'Alto Adige possono essere considerati dei criminali, ma evidentemente ritengono che la detenzione di una pistola elettrica - che resta comunque illegale e quindi perseguibile per legge - consenta loro di uscire di casa con maggiore tranquillità. «Quando sono al volante - racconta - vengo spesso preso a male parole da giovani automobilisti che protestano perché vado piano. Mi arrivano epiteti di ogni genere, e i livelli di aggressività nei miei confronti sono davvero alti».

La paura, insomma, ha spinto l'uomo dai capelli lunghi a cercare e trovare (non è dato sapere dove e come) un taser da portare con sé in auto. Perché quanto accaduto in via Campiglio è anche il suo incubo. Non si tratta di "giustizia fai da te", ovvio, ma piuttosto di una "difesa fai da te", a cui è costretto a ricorrere chi - in un'analisi sociologica certo un po' grossolana - non riesce a tenere i ritmi frenetici di un mondo in cui non c'è alcuna pietà. E così accade che pensionati, con una condotta di vita da sempre irreprensibile, mettano serenamente in conto la possibilità di prendersi una denuncia pesante pur di non essere aggrediti e malmenati dal frettoloso bullo di turno.













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