BOLZANO. I docenti del Conservatorio diventeranno professori universitari. E questo non sarà un benefit del combinato disposto Provincia - Lub ma giungerà direttamente da Draghi. «Nella finanziaria in discussione da novembre - dicono al Monteverdi - è inserito un decreto che parifica i ruoli».

A questo punto c’è una malcelata soddisfazione nell’ambiente di piazza Domenicani. «Stanno tenendoci in sospeso da mesi - dicono tanti docenti - tra docce calde e fredde, non mai chiarendo quale sarà la nostra collocazione una volta assorbiti dall’ateneo. Adesso non avremo più bisogno della benevolenza di palazzo Widmann».

La trasformazione del Conservatorio in facoltà agganciata alla Lub si era infatti subito incagliata tra lo Scilla delle procedure amministrative rispetto al futuro status dei docenti (se parificati o meno a quelli dell’università bolzanina) e il Cariddi del livello retributivo, se posto o meno sullo stesso piano dei bienni e ai trienni o agli istituti superiori. Addirittura la Provincia aveva richiesto una consulenza esterna per trovare uno sbocco.

Naturalmente, tutto questo percorso, era stato inframmezzato da gelosie sotterranee, ostacoli procedurali e mezze parole senza mai precise rassicurazioni.

«Oggi, se tutto andrà bene - dicono al Monteverdi - di tutto questo calvario non avremo, si spera, più bisogno». Ma c’è dell’altro in questo rally che si sta rivelando il passaggio alla Lub. E riguarda il patentino.

Pare, secondo fonti delle rappresentanze dei docenti, che questa fase di passaggio, di limbo in cui si sono venute a trovare tante figure professionali nell’iter di passaggio tra lo Stato e la Provincia, sembra appunto, che si sia interrotta l’indennità di bilinguismo.

Le stesse fonti interne al Monteverdi, quelle che verificano ogni mese il contenuto della busta paga, affermano che sono una trentina di mesi che le ricadute del patentino (circa 3mila euro lordi annui) non appaiono più ad integrare gli emolumenti.

Si tratta, in sostanza, di una ulteriore conseguenza di una transizione, vista all’inizio come virtuosa da tutte le parti, ma che mostra ora tutte le difficoltà del caso. Iniziata con una serie di preoccupazioni esternate del conservatorio stesso allorquando non era stato subito chiarito il futuro status del personale da inserire nell’ateneo.

E poi proseguita una volta compreso che questo status non sarebbe automaticamente stato adeguato al ruolo e alla collocazione in un contesto universitario.

Da qui una serie di tavoli tecnici a tre, tra Monteverdi, Lub e Provincia, confluiti nella decisione di assegnare ad un consulente la ricerca di una possibile via d’uscita normativa che accontentasse tutti gli interlocutori. Ma ancora oggi questa strada non è stata individuata.

Probabile che sia a questo punto Draghi stesso nel suo documento finanziario da approvare entro la fine dell’anno, a chiarire d’autorità la questione assegnando al personale docente degli insegnanti di musica lo status di professori universitari anche formalmente.