La polemica

I genitori bolzanini contro il menù scolastico: «Il panino gourmet? Non piace ai bambini»

È iniziato il tour del gruppo consiliare Fratelli d’Italia Bolzano nelle mense delle scuole, Galateo: «Andrebbe introdotto il criterio di usare più materie prime locali possibili»



BOLZANO. «Brutta settimana per le mense delle scuole a leggere le chat dei genitori di diversi istituti di Bolzano. Tante, troppe lamentele dei bambini riversate sui gruppi whatsapp. Feedback negativi sul menu: "panino gourmet", in sintesi hamburger vegano a base di fagioli e patate, non proprio gustoso per i piccoli utenti, ma neanche per le maestre e i maestri che con loro condividono tavoli e cibo». La denuncia parte dai consiglieri di Fratelli d'Italia che hanno voluto vederci chiaro.

«È iniziato così un tour del gruppo consiliare di Fdi Bolzano nelle mense delle scuole per capire se qualcosa non funzioni nell'ingranaggio complesso delle refezioni scolastiche e proporre soluzioni. Con la collaborazione proficua del personale delle mense e del corpo insegnanti, nel primo istituto è stato riscontrato un enorme spreco di cibo dovuto al fatto che non tutti i piatti incontrano il gusto degli alunni. Il menù del giorno consisteva in un piatto di carote tagliate julienne, una zuppa di zucca con riso, una torta salata (poco salata a dire il vero) di spinaci e ricotta e un panino ai semi».

Il problema - per Fdi - sta nel fatto che da poco nelle mense scolastiche è stata tolta la figura del cuoco, tutto viene preparato a monte e trasportato negli istituti dove le porzioni vengono semplicemente razionate. Tutte le scuole ricevono lo stesso menu che con il nuovo anno si è arricchito anche dei piatti tipici della tradizione locale, scelta molto apprezzata dai genitori e dai rappresenta.

«Andrebbe introdotto il criterio di usare più materie prime locali possibili, come indicato anche dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida a livello nazionale», commenta il consigliere provinciale Marco Galateo, che presenterà per questo una mozione in consiglio provinciale.

«Dello spreco alimentare si è già parlato anche in passato, non è risolvibile purtroppo in modo diverso dallo smaltimento, perché per la legge, una volta che il cibo esce dalla cucina non può più essere rielaborato, per motivi igienici». I consiglieri comunali Stefano Stagni e Tritan Myftiu, guidati dal capogruppo Alessandro Forest e accompagnati da Galateo, spiegano che gli insegnanti che pranzano insieme ai piccoli andrebbero coinvolti nelle scelte del menu e nel monitoraggio di gradimento.

«Monitoraggio che va rafforzato, oggi infatti consiste nel pesare il cibo in uscita e in rientro dalla cucina, in modo da calcolare la quantità di scarto effettivo. Se invece si instaurasse un meccanismo di monitoraggio trimestrale in cui quattro studenti per istituto, scelti casualmente per una settimana, venissero monitorati in modo anonimo per capire quali singole pietanze mangiano e quali scartano, si potrebbe avviare una raccolta di dati per migliorare il servizio».

Altro tema emerso di grande rilievo è l'educazione alimentare che viene fornita dalle famiglie. Se il bambino a casa è abituato a mangiare male, non ci si può aspettare che a scuola diventi un intenditore. In questo senso bisogna immaginare un progetto nuovo per sensibilizzare i genitori anche a casa. Ne trarrà certamente beneficio la salute collettiva. Il tour gastronomico di Fratelli d'Italia in ogni caso proseguirà nelle prossime settimane. Parteciperà anche Anna Scarafoni.













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