Il ministero

I no vax guariti non possono tornare a lavorare: ha ragione la Asl

Il ministero della Salute ha confermato la linea adottata dall'Azienda sanitaria di Bolzano



BOLZANO. «Il personale sanitario guarito ma non vaccinato resta sospeso e non può tornare a lavorare». Lo scrive nero su bianco, il ministero della Salute. Lo stesso aveva appena fatto il direttore dell’Asl - Florian Zerzer - in una circolare ai dirigenti.

Questione sempre sostenuta da Marco Cappello, direttore Ripartizione legale Asl. Speravano di poter tornare in servizio i 1.200 operatori non vaccinati ma nel frattempo guariti dal Covid, di cui 541 dell’Asl, sospesi dal lavoro e dallo stipendio. Ma l’Avvocatura di Stato a fine gennaio aveva confermato il parere già espresso a metà ottobre dello scorso anno: «I guariti non vaccinati non possono tornare a lavorare in corsia in quanto i vaccinati non si possono equiparare ai non vaccinati guariti». Questione adesso ribadita con forza dal ministero.

Si, perché con nota formale del 17 febbraio, a firma del capo di gabinetto, pone fine a polemiche e discussioni. «Ai sensi dell'art 4, comma 5, del decreto legislativo n. 44 del 2021, la sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell'interessato all'Ordine professionale del completamento del ciclo vaccinale primario e, per i professionisti che hanno completato il ciclo vaccinale primario, della somministrazione della dose di richiamo. Pertanto, la guarigione non è, in base alla normativa vigente, circostanza idonea a legittimare la revoca della sospensione».

Ed ora, mentre l'Asl locale è giuridicamente a posto e vede confermata al 100% la linea rigorosamente seguita finora, grossi problemi potrebbero avere altre Asl che adottando una diversa interpretazione hanno riammesso gli operatori sanitari guariti ma non vaccinati.













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