Ieri, a Don Bosco, il commosso saluto a Franco Ferretti

Bolzano. C’erano i colleghi della tipografia dell’Alto Adige. C’erano i giornalisti di ieri e di oggi, che sulla sua incredibile preparazione e sulla sua grande umanità hanno sempre potuto contare. C’...



Bolzano. C’erano i colleghi della tipografia dell’Alto Adige. C’erano i giornalisti di ieri e di oggi, che sulla sua incredibile preparazione e sulla sua grande umanità hanno sempre potuto contare. C’era il direttore Alberto Faustini e i rappresentanti della Seta, la società di cui Franco Ferretti, per tutti semplicemente “Ferro”, era entrato a far parte a soli 17 anni, nel gennaio del 1979. Ieri mattina, increduli e affranti, si sono ritrovati tutti, nella chiesa di don Bosco, per dare l’ultimo saluto a Ferro, storico “proto” -il capo della tipografia - all’Alto Adige, fino al 2011. Ferro se n’è andato a 58 anni, in sole tre settimane, strappato alla moglie Vania, al figlio Alex, ai suoi cari e ai suoi tanti amici da una malattia terribile. Dopo la pensione, Franco si era dedicato al volontariato con l'Auser - associazione che si rivolge alla terza età - di cui, fra l’altro, curava la parte grafica del periodico che esce ogni due mesi in allegato al nostro giornale.

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