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Il giorno del Green pass a Bolzano fra manifestazioni e farmacie prese d’assalto

Dopo il sit-in, il corteo con anche la bara. E il punto tamponi del Comune al Palasport è quasi deserto



BOLZANO. La prima giornata in cui vige l'obbligo di Green pass per i lavoratori in Trentino-Alto Adige si è conclusa con due sit-in a Bolzano ed una manifestazione No-Gren-pass a Trento, un intervento dei carabinieri per un dipendente no pass che rifiutava il divieto d'accesso al suo posto di lavoro e con l'assalto alle farmacie per i tamponi. Prosegue intanto la campagna vaccinale con una maggiore richiesta.

Mentre le farmacie a Bolzano sono state prese d'assalto il centro tamponi al Palasport è letteralmente abbandonato.

Il Comune ha predisposto il centro tamponi con cinque linee al Palasport, in via Resia, riservato esclusivamente ai residenti nel capoluogo, perché si temeva un assalto che però non si è verificato. Nelle prime ore solo alcuni cittadini si sono presentati alla struttura per effettuare il test al costo di 15 euro.

Diversa la situazione davanti alle farmacie: lunghe code, anche di 150 persone, che attendono il loro turno. Sarebbero gli "abbonamenti” (per esempio 10 test per 50 euro), a spingere i cittadini nelle farmacie.

In mattinata in piazza Tribunale a Bolzano c'è stato un sit-in del movimento no pass. Circa duecento persone si sono radunate per manifestare, senza cartelli e senza slogan, in silenzio contro l'entrata in vigore dell'obbligo del Green pass sui posti di lavoro. Il sit-in è stato organizzato dal movimento genitori attivi con lo slogan '"Nessuno ha il diritto di obbedire”.

Momenti di tensione si sono avuti in mattinata alla sede Ipes in via Milano a Bolzano, dove un dipendente non in possesso del Qr lasciapassare, ha alzato le mani non accettando il rifiuto. A questo punto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che ha portato la situazione sotto controllo.

Nel pomeriggio a Bolzano all'urlo di "No Green Pass" e "Noi siamo liberi" più di un migliaio di persone hanno manifestato, in modo disciplinato, davanti alla sede della Giunta e del Consiglio provinciale.

Le persone provenienti da tutta la provincia hanno portato tanti cartelloni bianchi con la scritta "No Green Pass". Diversi i cartelloni e gli striscioni che inneggiavano alla libertà e alla morte della democrazia.

La manifestazioni è iniziata con un corteo, in cui è stato portato una bara a simboleggare la morte della democrazia e della libertà.

Ad organizzare la manifestazione è stato un privato, un insegnante di fitness di Glorenza, Bernhard Pircher, che sui social si è espresso contro le regole imposte e a favore di un'azione di protesta. Ha preso la parola anche l'ex comandante degli Schützen altoatesini, Jürgen Wirth an der Lahn, che ha espresso il suo "rispetto per chi si è fatto vaccinare per convinzione", ma ha criticato duramente i politici.

Wirth an der Lahn, famoso per il suo rap che gli è costato la poltrona di comandante dei cappelli piumati, ha fatto applaudire i presenti all'urlo di "libertà". Proseguono intanto le vaccinazioni nei campus della Libera Università di Bolzano a Bolzano e Bressanone, dove non è necessaria la prenotazione. Sono quattro le nuove date per ottenere il vaccino: A Bressanone, mercoledì 20 ottobre e mercoledì 27 ottobre. A Bolzano, giovedì 21 ottobre e giovedì 28 ottobre. 













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