Il maso del maxi raggiro sequestrato dal giudice

La proposta risarcitoria avanzata dai legali di Egartner e Mader è stata respinta L’immobile è così finito sotto sigilli a tutela dei diritti della parte lesa


di Mario Bertoldi


BOLZANO. I tempi della giustizia nel nostro Paese sono mediamente lunghi con il rischio che le situazioni in essere possano cambiare radicalmente anche e soprattutto a danno di chi attende giustizia. E’ con questa considerazione di fondo che ieri il giudice Cristine Erlicher ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Igor Secco ed ha disposto il sequestro conservativo di un maso oggetto di un procedimento penale per presunta circonvenzione di incapace. La vittima del presunto raggiro è il titolare del «maso Teissl» a Fleres. Sotto processo si trovano l’ex sindaco di Brennero ed ex consigliere provinciale Christian Egartner e l’imprenditore immobiliare Peter Paul Mader. Entrambi rigettano le accuse sostenute dalla Procura della Repubblica ma ieri la giudice Erlicher, proprio a tutela dei diritti della presunta parte lesa, ha posto sotto sequestro sino a conclusione del processo l’immobile al centro del caso. In questa maniera il «maso Teissl» non potrà essere messo in vendita prima che la situazione non venga effettivamente chiarita nel corso del processo.

Il provvedimento è stato assunto anche a seguito del mancato accordo tra gli imputati e la parte civile. In effetti qualche settimana fa la giudice Erlicher aveva accordato un rinvio dell’udienza in quanto i due imputati avevano espresso l’intenzione di risarcire il danno provocato al titolare del maso, che sarebbe stato indotto a vendere l’ immobile ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato. «Purtroppo la proposta economica avanzata dagli imputati si è dimostrata inadeguata» ha detto in apertura di udienza ieri l’avvocato Paolo Fava, patrocinatore di parte civile su mandato dell’amministratore di sostegno della parte lesa.

Il processo dunque ieri è entrato nel vivo. Le eventuali ulteriori proposte degli imputati per procedere alla rifusione del danno potranno essere valutate anche con il procedimento in corso.

Ricordiamo che i fatti in questione risalgono a quattro anni fa quando l’allora sindaco di Brennero prese contatto con il proprietario del «maso Teissl» convincendolo a vendere l’immobile per entrare a far parte di una cooperativa che avrebbe avuto come obbiettivo la costruzione di un albergo proprio dove sorgeva l’edificio rurale. La prima udienza di ieri è stata caratterizzata dalla deposizione del maresciallo dei carabinieri Andreolli che ha deposto sugli elementi emersi nel corso dell’inchiesta e ha consegnato ai giudici anche i certificati clinici da cui risulta la condizione critica, a livello psichico, del raggirato che non sarebbe in grado di auto gestire le proprie proprietà ed i propri beni anche a seguito di un deficit intellettivo. Proprio per questo, tra il resto, l’uomo è oggi seguito da un amministratore e da un giudice tutelare.

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