Il mondo della cultura piange Massimo Bertoldi: «Si nutriva di teatro»
Grande cordoglio per la scomparsa dello studioso, apprezzatissimo critico del nostro giornale
BOLZANO. Grande cordoglio in città per la scomparsa improvvisa, sabato scorso, di Massimo Bertoldi, docente e studioso del teatro. Da anni apprezzatissimo critico teatrale del nostro giornale.
Un amico per la nostra redazione e una firma che era una garanzia per i nostri lettori. Domenica primo settembre sarebbe stato ufficialmente il suo primo giorno di pensione e invece nemmeno la più imprevedibile delle trame di cui si occupava per lavoro avrebbe potuto prevedere la sua morte improvvisa la sera prima della pensione, nella notte di sabato. A soli 66 anni, senza aver mai avuto prima un problema di salute.
«Il Teatro Stabile di Bolzano è sgomento - dice il direttore Walter Zambaldi - siamo tutti sconcertati. Massimo, con la sua competenza, la sua vitalità, l'instancabile energia e la passione per il teatro, è stato una colonna portante della storia, ma anche della storiografia del TSB. Una linfa vitale per l'approfondimento e la produzione letteraria legata all'arte teatrale. Lascia un vuoto incolmabile, mancheranno moltissimo la sua visione e la ricerca sul teatro e i protagonisti, ma anche l'approccio scanzonato alla vita, l'ironia, la capacità e il piacere di stare tra le persone, il grandissimo amore per il suo lavoro di insegnante e per i suoi studenti».
«Con grande dolore, ci congediamo da Massimo - scrive il sovrintendente Vincenzo Gullotta - amico e collega straordinario. Ricordo con affetto i momenti condivisi con lui, specialmente quando era il nostro punto di riferimento per il teatro e per il giornalino della scuola di Laives. La sua passione e dedizione ci hanno ispirato e fatto sorridere. Massimo, il tuo spirito vivace e il tuo amore per la scuola rimarranno sempre nei nostri cuori. Sarai sempre ricordato. Riposa in pace».
L'amico Roberto Rinaldi scrive che parlare di Massimo non è facile: «Lo sa bene chi lo ha conosciuto e frequentato come me, sia come collega ma soprattutto come amico avendo entrambi la passione per il teatro. Aveva la dote innata dell'umiltà pur essendo un serio studioso e intellettuale, sapeva ascoltare con attenzione e accogliere le riflessioni sull'esito di uno spettacolo visto insieme, senza mai tentare di imporre le sue idee a riguardo. Si nutriva di teatro avendo una passione che andava oltre alla semplice funzione di recensore. Sapeva dedicarsi ala sua passione con una meticolosa cura grazie al suo sguardo acuto e profondo capace di analizzare le dinamiche che sottendono la messa in scena di un testo. Con lui si poteva affrontare qualunque argomento culturale, sempre pronto a rimettere in discussione ogni sua convinzione.
Autore di due fondamentali volumi dedicati al Teatro Stabile di Bolzano (1950 - 2000 Cinquant'anni di cultura e di spettacoli) e 70 Teatro Stabile di Bolzano è stato anche autore per la rivista "IL CRISTALLO" di Bolzano. Era mosso da ideali e dalla volontà di promuovere una cultura che includesse la possibilità di lasciare sempre spazio al contraddittorio, senza imporre al lettore e all'uditore una tesi precostituita. Lascia a tutti noi un'eredità preziosa che personalmente mi impegnerò a salvaguardare e mantenere vitale per tramandare il suo pensiero a chi non ha avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo».
Al Cristallo, Massimo Bertoldi era uno dei più stretti collaboratori di Claudio Nolet, fondatore storico della rivista. Valeria Trevisan - direttrice della biblioteca Claudia Augusta - abbraccia idealmente Massimo: «Persona speciale, amico intelligente e colto, che perdita. Un abbraccio a Mariaclara, con tanto affetto a tutta la famiglia». Antonio Lampis - direttore del dipartimento alla cuktura italiana - ricorda «un grande storico del teatro, una grande umanità, una grande perdita».
Marco Galateo - assessore alla cultura in lingua italiana e vicepresidente della Provincia - dice di aver appreso con dolore della scomparsa di Massimo Bertoldi. «Figura eminente nel panorama culturale e teatrale altoatesino. La sua passione e dedizione per il teatro lasciano un vuoto incolmabile. Massimo Bertoldi - aggiunge Galateo - ha saputo arricchire il mondo della cultura con il suo profondo sapere e la sua instancabile attività, contribuendo in maniera significativa alla crescita del Teatro Stabile di Bolzano dove ha rappresentato un faro per la comunità artistica altoatesina illuminando con competenza e passione ogni aspetto di questo mondo. La sua eredità culturale continuerà a vivere attraverso le sue opere e l'impatto che ha avuto su generazioni di appassionati di teatro, che lo ricorderanno per il suo impegno, la sua saggezza e la sua grande umanità». Christian Bianchi, ex sindaco di Laives, oggi assessore provinciale, parla di «una notizia tristissima, per tutti ed in particolare per la nostra città di Laives, dove da poco aveva terminato la sua lunga attività di professore della scuola media Filzi».
Venerdì i funerali
I funerali di Massimo Bertoldi si terranno venerdì 6 settembre alle 10.30 nella chiesa di San Domenico. Lascia la moglie Mariaclara Pagano ed i figli Davide e Alessio. Alle ore 11.30 la tumulazione .