Bolzano

Il Waltherpark di Benko ha un anno di ritardo: costerà mezzo miliardo 

Fine lavori previsto per l’autunno 2024 per l'opera che cambierà il volto del centro di Bolzano. E a settembre inizia la commercializzazione degli spazi



BOLZANO. Anche a causa dei rincari delle materie prime e alla conseguente difficoltà nel reperirle rispettando le esigenze di cantiere, il Waltherpark di Benko alla fine costerà oltre mezzo miliardo di euro. Nonostante un anno di ritardi legati a pandemia, bonifiche da amianto, risalita della falda e ordigni bellici da disinnescare, i lavori procedono. Per settembre-ottobre 2024 il centinaio di negozi bar gastronomie e servizi dovrebbero essere in attività. E gli oltre cento appartamenti consegnati. Lo precisa Heinz Peter Hager, plenipotenziario di René Benko in città.

Partiamo da via Alto Adige. Attualmente il tunnel in zona piazza Verdi è già finito. All’imbocco sud, da via Mayr Nusser, si stanno costruendo i muri e a settembre si inizierà a posare il solaio. In via Alto Adige si è iniziato a scavare nel primo tratto, fino al City Center. Il termine lavori tra via Mayr Nusser e il City Center è previsto entro fine 2022, dopodiché si sposterà il traffico in entrata e uscita dal City Center sul lato sud di via Alto Adige, per iniziare poi i lavori nel tratto nord, verso piazza Walther. «A Bolzano - sostiene Hager - un cantiere del genere non si era mai visto, per dimensioni, logistica e impatto sulla città, in una zona delicatissima. Non abbiamo mai creato ostacoli al traffico, anche perché utilizziamo tecniche e attenzioni particolari».

Per quanto riguarda il Waltherpark, nella zona ovest, verso via Alto Adige, si è arrivati a livello del piano terra, per poter garantire spazio alla logistica, depositare il materiale da cantiere, far stazionare macchine e gestire i flussi del calcestruzzo. Nella zona est, verso la stazione, sono quasi terminati i lavori al livello -4. La vasca bianca, impermeabile, è già terminata e così non dovrebbero più esserci problemi con la falda.

Ogni giorno in cantiere sono attivi fra i 70 e i 100 operai, circa 15 per ogni gru, perché di più non riescono a lavorare: mancano gli spazi di manovra, dato che a terra bisogna preparare i ferri, i casseri. Ora verrà montata una sesta gru.

«Il nostro obiettivo - spiega Hager - è quello di poter consegnare ai commercianti le superfici dei negozi e ai ristoratori quelle di bar gastronomie eccetera nel febbraio/marzo del 2024, in maniera tale che possano fare gli allestimenti interni in tempo per l’apertura a settembre, massimo ottobre». Insomma, poco più di due anni da ora. Il tunnel sarà finito prima, a inizio 2024, «perché servirà anche per la logistica del Waltherpark: sottoterra ci sarà l’accesso per le forniture, gli arredatori, le varie aziende che lavoreranno alle finiture e all’ultimazione del cantiere». Tolto l’anno di ritardo, prosegue Hager, «ora siamo fiduciosi: non dovremmo più avere condizionamenti esterni. Adesso il tema è far viaggiare il cantiere, compatibilmente coi flussi di traffico e chi ci sta intorno». Tramite il tunnel in futuro si entrerà e si uscirà sia dal Waltherpark che dall’attuale parcheggio di piazza Walther, la cui uscita provvisoria verso piazza Domenicani sarà aperta al transito dopo ferragosto, mentre l’attuale entrata su viale Stazione - strada che diventerà pedonale - in futuro verrà eliminata e servirà esclusivamente da uscita di emergenza.

Per quanto riguarda gli spazi commerciali, «attualmente abbiamo dei colloqui in corso. Inizieremo l’attività, non di commercializzazione perché non vendiamo, ma diciamo l’attività di stipula dei contratti di locazione, a settembre/ottobre. Poi avremo un anno e mezzo per mettere tutto a reddito. Però notiamo già ora un grande interesse, sia da parte di azienda nazionali sia da parte di commercianti locali e pure di qualche azienda che non c’è ancora in Italia, quindi siamo fiduciosi. Stiamo parlando di circa 100 attività fra commercio, gastronomia, bar, servizi. Stiamo ragionando di fare un piccolo medical center in città, un fitness center-gym, un po’ di attività che esulano dal solo commercio al dettaglio».

In autunno prenderà il via anche la commercializzazione degli alloggi: 32 vengono costruiti per un singolo imprenditore, altri 77 dalla Signa per la vendita diretta.

Per quanto riguarda il parcheggio bici nel parco di fronte alla stazione, «siamo in fase avanzata di progettazione concettuale. Se il Comune non lo vuole, che porti delle alternative serie. Saranno i cittadini a volerlo. Bolzano è la città delle bici, il parcheggio serve. Sarà su due piani, fra 2.500 e 3.000 posti coperti, sicuri». Quanto al Virgolo invece, conclude, «in autunno inizieremo a revisionare il progetto prendendo come spunto i suggerimenti della conferenza dei servizi, per poi valutare se sia possibile presentare un progetto alternativo. Per noi però il Virgolo è importantissimo per lo sviluppo della città. Vedremo poi anche quali saranno le alternative... perché il signor “ma” non va mai in vacanza, nemmeno in luglio e in agosto». DA.PA.













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