il caso

In carcere dopo lo schianto fatale 

Ion Sporici, 63 anni, romeno da anni a Bolzano, avrebbe causato il frontale con un sorpasso azzardato. Gli amici si muovono per aiutarlo. L’impressionante incidente è avvenuto a Sibiu in Romania. Famiglia distrutta: morti madre, padre e due figlie di 21 e 15 anni delle Canarie



Bolzano. Un sorpasso azzardato. Una manovra proibita su un lungo rettilineo, poi l’impatto frontale con la vettura che stava sopraggiungendo sulla corsia opposta. Uno schianto devastante. Quattro le persone morte: un’intera famiglia spazzata via in un istante. A perdere la vita un uomo di 67 anni, sua moglie di 55 anni e le loro figlie di 15 e 21 anni, originari delle Isole Canarie. È il bilancio dell’incidente che, avvenuto il 4 dicembre scorso, in Romania, ha portato in carcere Ion Sporici, 63 anni, molto conosciuto a Bolzano, dove ha vissuto negli ultimi dieci anni. Fisioterapista, massaggiatore, maestro Reiki, ambientalista, sportivo e grande lavoratore, Ion non ha alcun precedente penale, non beve, non fuma e la sciagurata manovra di cui sarebbe stato protagonista è da imputare probabilmente alla stanchezza. Ion, infatti, ha raccontato di avere guidato per 30 ore prima dello schianto. Ma questi sono aspetti legali e l’uomo risponderà davanti ai giudici di quanto accaduto.

Chi conosce Ion, e a Bolzano sono in tanti, è preoccupato dell’aspetto umano. Lo straziante dolore per la morte di quattro persone, infatti, non può far perdere di vista le condizioni di salute in cui si trova Ion, da quel 4 dicembre. Trasportato anch’egli in ospedale, con ferite di media entità, il sessantatreenne è stato dimesso, ma è stato posto in custodia cautelare e si trova tutt’ora nel carcere di Aiud. Sporici è disperato e versa in uno stato di profonda prostrazione, ha perso molto peso e le sue condizioni di salute sono precarie. Ha anche esaurito le sue risorse economiche e, in questo momento, gli è di fatto impossibile sostenere le spese legali per la sua difesa. Chi, in questi anni, ha avuto modo di conoscerlo, di stimarlo e di apprezzarne le doti umane si sta mobilitando per cercare di aiutarlo, raccogliendo del denaro.

Quanti volessero partecipare all’iniziativa possono ricevere informazioni presso la comunità della Chiesa Ortodossa Romena di Bolzano.

La tragedia

La famiglia distrutta nell’incidente viaggiava su una Dacia Logan presa in affitto: Alicia, la figlia ventunenne era una studentessa universitaria dell'Università di Las Palmas de Gran Canaria e frequentava l’università di Sibiu nell’ambito del programma Erasmus. I genitori, José Del Carmen e Maria, e la sorellina di 15 anni, Cristina, l’avevano raggiunta per stare qualche giorno con lei. L’incidente è avvenuto sulla strada statale Dn1 tra Sibiu e Avrig. Al volante della Dacia c’era Alicia che non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto con la Bmw guidata da Ion Sporici. La ventunenne e i suoi genitori sono morti sul colpo, la sorella minore è spirata qualche ora dopo all’ospedale di Sibiu.

I familiari delle quattro vittime hanno dato l’autorizzazione all’espianto degli organi, donati a pazienti in Germania, Svizzera e Romania. Le salme sono stati poi rimpatriate alle Isole Canarie.

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