Bolzano

In via Renon iniziano i lavori: il capolinea dei bus slitta in via Sernesi 

L’ingegnere del Comune Ivan Moroder: «Ora i grandi bus doppi stazionano davanti all’università e lasciano la zona stazione per consentire il doppio senso di marcia durante il cantiere che durerà tutta l’estate»


Paolo Campostrini


BOLZANO. La rivoluzione inizia in via Sernesi. E lo fa disegnando una lunga serie di fermate bus lungo tutto l'asse di fronte alla sede dell'Università. Spostando poi molto più in basso i passaggi pedonali che servivano agli studenti per accedere al centro.

Questo è l'inizio. Poi, la prosecuzione di questo riassetto complessivo della Ztl centrale proseguirà, tra poche settimane, in piazza Domenicani e in piazza Duomo dove, a conclusione ormai imminente della nuova uscita del garage Walther, le auto entreranno in settori fino ad oggi a loro preclusi per sbucare su via Dante una volta attraversata piazza Domenicani.

In via Sernesi, invece, questo processo è stato accelerato. Perchè lì è stato approntato il nuovo capolinea dei bus più pesanti, quelli snodabili a doppia portata che hanno bisogno di spazio. Sono le linee dal 110 al 118 che prima stazionavano in via Renon nei pressi della appena costruita stazione degli autobus urbani e no.

La ragione della rivoluzione di via Sernesi? La stessa che interesserà l'asse a fianco a conclusione dello scavo per l'uscita del garage: il cantiere del Waltherpark. Perchè tutto il settore dove prima avevano il capolinea gli enormi mezzi snodabili, la via Renon appunto, sarà interessata da un vasto cantiere di ripristino stradale. Che il contratto stipulato con Provincia e Comune ha assegnato alla stessa impresa impegnata nel cantiere di via Alto Adige. E in via Renon si partirà così dalla ricostruzione dei marciapiedi nel tratto tra la stazione e via Raiffeisen secondo le norme per i disabili, per poi passare alla sistemazione delle rotonde, al consolidamento del fondo stradale.

«Avessimo mantenuto lì il capolinea, con i bus fermi per lunghi minuti - spiega l’ingegner Ivan Moroder - non si sarebbe potuto garantire il mantenimento dei flussi di traffico nei due sensi su via Renon ma ci saremo trovati costretti a fare sensi unici alternati». Così invece, con i bus che scorreranno via velocemente fermandosi solo per pochi secondi, si potrà garantire lo scorrimento. Anche con curve di cantiere temporanee per tenere liberi alcuni spazi per i lavori. Ma il responsabile comunale della viabilità infrastrutturale aggiunge: «Non sarà un lavoro facile. La zona, con la convivenza tra cantiere e traffico richiede attenzione e coordinamento. La conclusione? Entro l'estate».

Un'altra delle ragioni dell'accelerazione sia del cantiere di via Renon che del disegno del nuovo capolinea in via Sernesi, sta tutta nel calendario: ora sono finite le scuole, per la gran parte, ed erano proprio gli studenti i più numerosi fruitori di quelle corse sui bus doppi. Questo spostamento del capolinea dovrebbe dunque incidere poco sulle loro abitudini. Perchè a settembre si conta di aver concluso il cantiere stradale e di far così tornare il capolinea nel suo spazio abituale.

Certo, via Sernesi e l'università stessa, anch'essa tuttavia meno operativa d'estate, si vedranno lunghi autobus stazionare davanti. E ad andare a sfiorare così l'altra fermata Sasa molto strategica posta di fronte all'imbocco della galleria, in via Leonardo da Vinci. Ma non è finita. Perchè da lunedì, ma sull'altro versante della città, inizieranno gli scavi per il teleriscaldamento nella zona di via Palermo e via Druso con sensi unici da via Druso a viale Europa e anche nella parte in discesa di via Palermo. Una lunga estate calda.













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