Bolzano. I dati parlano di 72 infezioni su 1.916 tamponi analizzati, 53 sono lavoratori stagionali della frutta, soprattutto romeni e bulgari.

Per trovare tanti contagi in singole giornate occorre riandare ad aprile quando però i ricoveri erano stati più di 200 mentre adesso sono solo 17 (due dei quali in rianimazione). succede perchè oggi i positivi sono soprattutto asintomatici tra i 30 ed i 40 anni.

L’assessore alla sanità thomas widmann invita a non drammatizzare «i numeri è vero sono alti ma gli altoatesini contagiati sono pochi» e si prepara alle contromisure «abbiamo ordinato altri 300 mila test rapidi - ne avremo a disposizione 600 mila in totale - per controllare quante più persone nel minor tempo possibile». il problema al momento sono gli stagionali della frutta. «arrivano da romania, bulgaria e purtroppo in molti hanno il virus e non lo sanno. devo anche dire che ne sono arrivati tra i 13 ed i 14 mila... un esercito - ne sono attesi ulteriori 2 e i 3 mila - ed abbiamo “solo” 136 infezioni tra il resto ben controllate ed isolate».

Resta aperto il problema della quarantena perchè le strutture individuate potrebbe non essere sufficienti ad ospitare tutti i lavoratori in isolamento. al momento i pazienti covid che vivono nella struttura di colle isarco sono 38, la capienza massima è di 80.

I vertici di assessorato ed asl incrociamo le dita ma fanno sapere che se i numeri dei contagi continueranno ad aumentare in maniera importante sono pronti a rimandare a casa gli stagionali positivi qualora non vi fossero posti sufficienti. e widmann affronta anche la questione scuola.

Ogni giorno spunta un nuovo caso ed una nuova classe finisce in quarantena in attesa di tampone. «anche questo è vero. ma la realtà va guardata per quella che è. abbiamo 91.797 mila studenti ed un numero risibile di infetti. arriveranno altri contagi, ce lo aspettiamo, ma stiamo lavorando molto bene. fondamentali tamponi e test. sul fronte tamponi posso dire che stiamo assumendo nuovo personale, ma per fare risposte sempre più rapide e velocizzare le analisi ed i tempi della quarantena abbiamo ordinato altri 300 mila test rapidi». sempre aperto “il caso quarantena”. «continuo a ripetere che 14 giorni sono un tempo infinito e che il periodo va ridotto a 7. abbiamo fatto precisa richiesta al ministro della salute roberto speranza che per non ci ha ancora risposto. la nostra pressione continua».