Investe pedone e scappa Poi si scusa: avevo fretta

Incidente ieri mattina in via Roma: il motociclista pirata individuato subito Ferite lievi a una spalla per la vittima, il centauro rischia pesanti conseguenze


di Alan Conti


BOLZANO. «Avevo fretta». È questa la giustificazione che un motociclista ha fornito ieri mattina agli agenti della polizia municipale per non essersi fermati a soccorrere un pedone che aveva appena investito.

L’incidente è avvenuto in via Roma, all’altezza del bar Sissi, quando il centauro ha perso il controllo del mezzo scivolando e centrando un signore che stava attraversando le strisce pedonali. Accortosi dell’accaduto, però, ha pensato bene di ripartire subito senza prestare soccorso all’infortunato. Fortunatamente l’uomo ha riportato solo delle ferite a una spalla medicate all’ospedale San Maurizio, dove è stato immediatamente trasportato per tutti gli accertamenti del caso.

Una volta prestato il soccorso alla vittima, però, è immediatamente partita la caccia all’uomo. Diversi gli elementi determinanti in mano ai vigili urbani: dalla testimonianze di alcuni passanti fino ad alcune immagini video. La più determinante di tutti, però, è certamente stata la conoscenza parziale di alcuni numeri della targa del veicolo. In meno di un’ora e mezza, quindi, la municipale ha individuato l’uomo: un cittadino sessantenne che risulta residente in Calabria.

Ora, per lui, la situazione rischia di farsi molto delicata perchè potrebbe incorrere in alcune conseguenze penali connesse all’omissione di soccorso. Il pirata, oltretutto, potrebbe anche incorrere in una pesante sanzione amministrativa per omessa precedenza al pedone che prevede 161 euro di multa e la decurtazione di 8 punti della patente.

Nel possibile quadro delle conseguenze saranno determinanti le testimonianze di chi ha assistito all’incidente, anche per comprendere la percezione di gravità di quanto accaduto nei minuti immediatamente successivi all’impatto. Di sicuro, però, la fretta non può essere una scusante di fronte all’obbligo del cittadino di comprendere come sia lo stato di salute delle vittime.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità